Con le temperature che di giorno sfiorano i 40 gradi e un tasso di umidità alle stelle, riuscire a dormire la notte senza il condizionatore è spesso una battaglia persa. Ma con le dritte giuste (e un pizzico d’ingegno) si può riuscire comunque a riposare bene. Un esperto di disturbi del sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano fa chiarezza sulla miriade di suggerimenti che si trovano in rete per riuscire a dormire anche senza aria condizionata.
Tenere le camere chiuse e al buio
Fra i consigli più efficaci scovati in rete e avallati dal professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano, c’è senz’altro quello di tenere le camere da letto al buio durante il giorno, chiudendo vetri, tende e imposte, in modo da evitare che i raggi del sole, passando attraverso le finestre, surriscaldino le stanze, trasformandole in una fornace notturna. «L’unico problema è che poi la notte si tende ad aprire le finestre per far entrare un po’ d’aria, ma oltre a quella entrano anche zanzare e rumori, che incidono negativamente sulla qualità del sonno», avverte l’esperto.
Mettere una bottiglia gelata davanti al ventilatore
Per riuscire a riposare bene durante la notte, la temperatura corporea deve scendere di uno-due gradi e piazzare delle bottiglie di acqua gelata davanti a un ventilatore serve proprio a questo scopo. In alternativa, si possono usare anche i blocchetti di ghiaccio che di solito si mettono nei portavivande dei pic-nic, anche se ovviamente al mattino saranno probabilmente scongelati.
Non dormire nudi
Che dormire nudi aiuti a stare più freschi in realtà è solo un mito. Al contrario, usare un pigiama di cotone (niente raso, seta o poliestere) permette alla pelle di traspirare e quindi di disperdere meglio il calore. «Bisogna poi considerare – aggiunge il professor Ferini Strambi – il ritmo circadiano della temperatura corporea, che raggiunge il picco massimo verso le 15.30-16 del pomeriggio e quello minimo verso le 3 di notte, quindi andare a letto senza nulla addosso aumenta le probabilità di svegliarsi durante la notte avvertendo una sensazione di freddo, perché la temperatura corporea è scesa».
Raffreddare le lenzuola in frigorifero
Mettere le lenzuola in frigorifero (o nel freezer) risulta essere uno dei suggerimenti più gettonati. A quanto pare, l’idea deriva dal cosiddetto “metodo egizio” secondo il quale gli antichi Egizi erano soliti dormire avvolti in coperte umide per riuscire a sopportare il caldo torrido. In realtà agli storici non risulta, ma tenere le lenzuola nel frigorifero durante il giorno (o metterle nel freezer per pochi minuti) garantisce che il letto resti fresco per tutta la notte. «Non esistendo dati scientifici sulla reale efficacia pratica del raffreddamento globale del corpo, decidere di dormire in lenzuola fredde o gelate è solo una scelta soggettiva».
Un cuscino di legumi congelati
Quando si dorme, il calore si disperde dalla testa, perché in genere è la sola parte che spunta dalle coperte. Di conseguenza, durante le notti estive raffreddarla ulteriormente appoggiandola sopra ad una borsa per l’acqua calda riempita di piselli surgelati (che vanno meglio della semplice acqua ghiacciata, perché si scongelano più lentamente) non potrà che facilitare il riposo.
Liberarsi della «dolce metà»
Per i romanticoni sarà probabilmente dura da accettare, ma dormire da soli è il modo migliore per mantenere la giusta temperatura corporea, perché quando fa caldo, il corpo dell’altro agisce come una borsa dell’acqua calda, raddoppiando così la sensazione di calore che già si prova. «In questo caso, il “fastidio” di avere un’altra persona nel letto non è legato solo alle temperature e al calore, ma anche a eventuali altri problemi come il russamento o il movimento continuo del partner, che vanno a interferire con la qualità del nostro sonno».
Tenere i calzini in frigorifero
Come nei mesi invernali c’è chi mette la biancheria intima nel microonde per riscaldarla, così in estate si possono tenere i calzini in frigorifero per riuscire a dormire meglio. Raffreddare le estremità permette infatti di abbassare la temperatura corporea, agevolando quindi il riposo. Chi ha invece bisogno di un raffreddamento super-veloce può applicare degli impacchi ghiacciati su polsi, collo, gomiti, inguini e caviglie, nonché sulla parte posteriore delle ginocchia. «Quella di mettere i calzini in frigorifero può sembrare una stranezza – riconosce il direttore del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano – ma in realtà può essere un rimedio efficace. I piedi, così come le mani, riescono infatti a dissipare o trattenere il calore molto più facilmente, quindi avere i piedi freddi quando fa caldo aiuta a disperdere il calore e, di conseguenza, a dormire meglio».
Fonte: corriere.it
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