Antibiogramma, un’arma contro l’antibiotico resistenza

Antibiogramma, un’arma contro l’antibiotico resistenza.

Quando si comincia una cura antibiotica, capita sempre più spesso di doverla interrompere o sostituire con un medicinale diverso perché risulta inefficace a causa della farmaco resistenza.

Il fenomeno dell’antibiotico resistenza è un argomento molto discusso a causa del grave incremento di casi di insuccesso durante l’utilizzo degli antibiotici.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questa situazione “una delle maggiori minacce per la salute pubblica, a causa dell’impatto epidemiologico ed economico del fenomeno”.

Per questo motivo, i Paesi membri hanno messo in atto delle procedure per far fronte a questo grave problema.

In Italia, dal 2017 esiste il Piano Nazionale di contrasto all’antibiotico resistenza, approvato dalla Conferenza Permanente tra Stato, Regioni e Province Autonome per regolamentare la prescrizione e l’utilizzo improprio degli antibiotici.

Antibiotico resistenza, come prevenirla

È molto importante seguire delle norme comportamentali per non abusare degli antibiotici, ad esempio:

  • non assumere antibiotici di propria iniziativa e senza aver prima consultato il medico di famiglia
  • non iniziare antibiotici sospesi da una precedente cura
  • non prendere farmaci prescritti per altri familiari o amici
  • non interrompere la cura antibiotica e contattare il medico in caso di dimenticanza.

Infine, anche se i sintomi tra un’infezione virale e batterica sono simili, quest’ultime sono più rare e non tutti gli antibiotici sono efficaci contro ogni tipo di batterio.

Per questo motivo è fondamentale rivolgersi al medico per valutare la reale necessità di un antibiotico e sottoporsi eventualmente all’antibiogramma.

Cos’è l’antibiogramma

L’antibiogramma è un esame colturale in vitro eseguito in laboratorio, che permette di valutare la resistenza (R), la sensibilità (S) o la sensibilità intermedia (I) di un batterio a uno specifico antibiotico.

Per farlo, si mette a contatto il materiale in vitro (di solito raccolto con un prelievo ematico o di urine) con i farmaci antibiotici: se la colonia batterica continua a crescere significa che il batterio è resistente, se invece si forma un alone bianco i microrganismi sono sensibili al medicinale.

Maggiore è il diametro dell’alone, maggiore è la sensibilità del batterio all’antibiotico.

A cosa serve l’antibiogramma

L’antibiogramma è un test molto utile per:

  • determinare la terapia antibiotica più indicata
  • valutare qual è la dose da utilizzare per una terapia efficace
  • monitorare l’antibiotico resistenza.

Il referto dell’antibiogramma non indica solo quali sono gli antibiotici sensibili o resistenti, ma anche la MIC (concentrazione minima inibitoria), ovvero la concentrazione più bassa di antibiotico che serve per inibire la proliferazione batterica.

I dati non sostituiscono la validità di una ricetta medica, per cui bisogna sempre rivolgersi al medico curante che, in base alla lettura dell’esito, può prescrivere l’antibiotico più adatto ed evitare l’assunzione di farmaci non efficaci.

Antibiogramma, l’esame da Emilab a Napoli e provincia

L’antibiogramma si esegue in tutte le sedi Emilab, i laboratori analisi Emicenter ubicati a Napoli e Provincia.

Per maggiori informazioni o per prenotare contattaci.

AVVISO AI PAZIENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico.

Bibliografia – Antibiogramma, un’arma contro l’antibiotico resistenza

Truong WR, Hidayat L, Bolaris MA, Nguyen L, Yamaki J. The antibiogram: key considerations for its development and utilization. JAC Antimicrob Resist. 2021 May 25;3(2):dlab060. doi: 10.1093/jacamr/dlab060. PMID: 34223122; PMCID: PMC8210055.

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