Vampiri, zombie e lupi mannari

Molte delle storie legate alle origini dei vampiri e di altri personaggi spaventosi sono ancora più interessanti delle leggende che si tramandano e potrebbero avere una spiegazione medico-scientifica.

I vampiri potrebbero essere spia di un disturbo del sangue

Probabilmente quei vampiri pallidi e assetati di sangue di cui narrano le leggende erano in realtà delle persone affette da protoporfiria eritropoietica (EPP), una malattia ereditaria del metabolismo dell’eme (che è il componente che dà al sangue il suo colore rosso), caratterizzata dall’accumulo di protoporfirina nel sangue, negli eritrociti e nei tessuti. Questa patologia provoca anemia cronica (ecco quindi spiegato il pallore eccessivo) e fotosensibilità che viene oggi trattata con ripetute trasfusioni di sangue. Un gruppo di ricercatori ha addirittura scoperto una mutazione genetica che innescherebbe la EPP.

Le streghe di Salem potevano avere una malattia fungina

Otto giovani donne accusate di essere delle streghe nel famoso processo di Salem del 1692 presentavano dei sintomi quali allucinazioni, convulsioni, sensazioni di bruciore diffuso e cecità temporanea. All’epoca bastò questo per farle finire sul rogo, ma oggi gli studiosi sanno che quei sintomi sono tipici di coloro che soffrono di ergotismo convulsivo, o avvelenamento da ergot, che è provocato dal consumo di segale e farine contaminate dagli sclerozi di un fungo e che a quei tempi poteva avere conseguenze letali, scatenando vere e proprie epidemie.

I lupi mannari potevano soffrire di crescita eccessiva di capelli

Una possibile spiegazione dietro alle storie di licantropi è una patologia chiamata ipertricosi, che provoca un aumento dei peli corporei, senza zone di predilezione (può quindi interessare qualsiasi parte del corpo, anche quelle normalmente coperte da peli) e che viene spesso definita “sindrome del lupo mannaro”. Pur essendo estremamente rara (pare ci siano meno di 100 casi accertati in tutto il mondo), l’ipertricosi può essere congenita o acquisita durante la vita: in quest’ultimo caso può essere dovuta a un farmaco, squilibri ormonali o disturbi alimentari.

Gli zombie possono essere scatenati dalla rabbia canina

Diffusa in oltre 150 paesi del mondo e in tutti i continenti (esclusa l’Antartide) e trasmessa attraverso il morso degli animali, la rabbia potrebbe spiegare la moderna ossessione per gli zombie. I suoi sintomi (a maggior ragione una volta che la malattia procede) ricordano infatti il campionario solitamente usato per rappresentare i morti viventi: ovvero, confusione, agitazione, iperattività e talvolta persino parziale paralisi, senza dimenticare l’eccesso di salivazione, che dà agli animali colpiti dalla malattia l’aspetto caratteristico con schiuma alla bocca.

I fantasmi possono essere allucinazioni

In un’intervista alla rivista The Atlantic, il professor Christopher French, a capo dell’unità di ricerca psicologica della Goldsmiths University di Londra, aveva sottolineato come la paralisi del sonno potesse scatenare allucinazioni facilmente confondibili con esperienze paranormali. Questo disturbo, che colpisce fino al 40% delle persone nel corso della vita, causa infatti una momentanea incapacità di muoversi poco prima di addormentarsi o al risveglio, lasciando però il cervello vigile: in questo stato i soggetti tendono quindi a vedere delle cose o a sentire delle presenze che in realtà non ci sono affatto e queste allucinazioni sono stranamente simili fra coloro che soffrono di paralisi del sonno.

Fonte: corriere.it

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