Le credenze comuni sull’influenza sono in parte vere e in parte false. Dall’utilità della spremuta a non essere più contagiosi dopo 3 giorni di malattia, ecco una breve guida.
L’influenza può farci ammalare ogni inverno anche se non siamo anziani
FALSO: non è detto che la vera influenza, ovvero la mattia dovuta a virus dell’influenza, ci colpisca tutti gli anni, ma uno dei 262 virus che determinano forme simil-influenzali possono colpire a qualunque età e ogni inverno.
Bere una spremuta al giorno aiuta a combattere raffreddore e influenza
VERO: l’assunzione di giuste dosi di vitamina C contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Quindi via libera agli alimenti che la contengono. Però bisogna fare attenzione alle quantità: assumerne in eccesso potrebbe dar luogo a disturbi gastrointestinali.
Dopo 3 giorni il malato non è più contagioso
VERO: tendenzialmente è così, salvo che per i bambini che restano contagiosi più a lungo. Più in generale, un virus non sopravvive in eterno, ma non esiste tuttavia un tempo preciso in cui si smette di essere contagiosi. Per prevenire il contagio, quindi è meglio – piuttosto che contare i giorni – seguire delle semplici regole, come lavarsi frequentemente le mani e fare attenzione al contatto con starnuti e fazzoletti altrui.
Dormire aiuta a difendersi dai virus
VERO: dormire incrementa la risposta immunitaria per cui sonno e riposo sono estremamente importanti per aiutare il corpo a combattere un virus. Questo vale ancora di più per i bambini: lasciamoli dormire anche più del solito.
La prima cosa da fare in caso di raffreddore e influenza è prendere l’antibiotico
FALSO: gli antibiotici combattono solo le infezioni batteriche: l’influenza stagionale e il raffreddore non sono causati da batteri, ma da virus. Tuttavia, in alcuni casi e per particolari soggetti, dopo aver consultato il medico, può essere necessario (dietro sua prescrizione) assumere una terapia antibiotica per contrastare alcune infezioni batteriche che possono sopraggiungere a causa dell’influenza.
Bere latte è importante per curare l’influenza
FALSO: il latte non ha alcuna valenza specifica nel combattere i virus influenzali, anche se preso caldo con il miele può dare sollievo alle vie respiratorie infiammate.
L’attività fisica aiuta a rafforzare le difese immunitarie nel combattere il virus dell’influenza
VERO: tuttavia, mai esagerare! C’è infatti il rischio di eccedere con lo sforzo e quindi costringere il corpo a un super lavoro che lo rende più debole in caso di attacco dei virus.
Il brodo caldo deve essere di carne, se è vegetale non ha nessuna efficacia nel farci sentire meglio
VERO: alcune ricerche hanno evidenziato l’opportunità di assumere proteine per facilitare la ricostruzione delle cellule danneggiate dall’infezione. Il brodo di carne è in genere il modo migliore per nutrirsi in un momento in cui, a causa dell’infezione, si è inappetenti.
In caso di febbre l’antipiretico va preso subito, a prescindere dal livello di temperatura corporea
FALSO: la febbre è la risposta dell’organismo all’infezione e quindi non va azzerata, ma bisogna seguire l’evoluzione della malattia assumendo farmaci per controllare e alleviare i sintomi. Per questo l’antipiretico andrebbe preso per abbassare la febbre quando è superiore ai 38°.
Il vaccino evita l’influenza e ci salva anche dal raffreddore per tutto l’inverno
FALSO: il vaccino protegge dai virus influenzali prevalenti in un anno specifico, ma non copre l’organismo da tutti i virus parainfluenzali, per esempio responsabili del raffreddore. In generale, si può dire che chi si è vaccinato ha una bassa probabilità di ammalarsi o, se si ammala, i sintomi saranno più lievi. Per le categorie a rischio il vaccino rimane una delle armi di prevenzione più importanti.
Fonte: corriere.it
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