Cibo e tumori: le verità scientifiche (2 parte)

Cucina, diete e alimentazione occupano ampi spazi nella nostra vita, eppure le malattie legate alla cattiva nutrizione sono in aumento, insieme ai falsi miti sui «supercibi» protettivi per la salute o, al contrario, sulle sostanze ritenute cancerogene. Le stime più recenti indicano che una dieta inadeguata e il peso eccessivo possono causare patologie anche molto gravi, come malattie cardiovascolari e, in misura minore, tumori, diabete e patologie renali. Qui è possibile scoprire il parere degli esperti su altri alimenti.

Mangiare bene per prevenire i tumori

Esiste una precisa relazione tra dieta e malattie cardiovascolari o tumori. Con la giusta alimentazione, infatti, è possibile prevenire almeno il 30% delle neoplasie e se in Italia è la dieta mediterranea ad essere un valido strumento a favore di longevità e salute, esistono altri regimi alimentari, nel mondo, che costituiscono un modello nutrizionale altrettanto efficace. Quel che è certo è che non esistono cibi miracolosi, né diete salvavita: l’alimentazione corretta deve essere inserita in una strategia generale sugli stili di vita che includa l’attività fisica e l’abolizione del fumo.

Non esistono cibi miracolosi o nocivi

I dati scientifici per dire se un alimento fa bene o fa male non mancano, anche se in molti casi la relazione tra cibo e salute e talmente complessa che neppure gli esperti riescono a dare una risposta definitiva. Al momento, l’unica cosa certa certa è che non esistono cibi che in assoluto fanno bene o fanno male. Le variabili in gioco sono moltissime e ciascuna deve essere presa in considerazione prima di arrivare al giudizio finale.

Frutta e verdura

Riassumere in poche righe i benefici di frutta e verdura sulla salute è praticamente impossibile. Tutte le linee guida sulla sana alimentazione e sulla prevenzione di patologie come diabete e malattie cardiovascolari consigliano un’alimentazione fatta soprattutto di frutta e verdura, i cui benefici si possono osservare, seppur in misure diverse, praticamente per la totalità dei tumori. Le famose 5 porzioni al giorno (una porzione di verdura corrisponde a 200 g., una di frutta a 150 g.) sarebbero l’ideale, ma come soglia di sicurezza non dovrebbero mai mancare a tavola almeno 400 g. di questi vegetali.

Lo zucchero

Attualmente, non ci sono prove che leghino in modo diretto il consumo di zucchero con l’aumento del rischio oncologico, ma una relazione c’è, seppur indiretta. L’eccessivo consumo di zuccheri, infatti, porta a un incremento del peso corporeo, in alcuni casi anche all’obesità che rappresenta un fattore di rischio per oltre una decina di tumori (esofago, seno, fegato, stomaco, rene, pancreas, colon-retto, vescica e utero). Attenzione quindi ai fast food, in genere troppo ricchi di zuccheri, e alle bevande zuccherate che aggiungono alla dieta molte calorie senza portare alcun senso di sazietà.

Il sale

L’organismo ha bisogno del sale (in particolare del sodio in esso contenuto) per poter funzionare bene, ma eccedere con i consumi può avere gravi conseguenze per la salute. Troppo sale porta a un aumento della pressione sanguigna che a sua volta aumenta il rischio di infarto e ictus. Ma una dieta troppo salata danneggia anche i reni e le ossa, aumentando il pericolo di osteoporosi, e apre la via anche al tumore dello stomaco. L’OMS raccomanda di non superare i 5 grammi di sale (pari a circa 2 grammi di sodio) al giorno; in pratica meno di un cucchiaino raso.

L’alcol

Secondo i dati scientifici, il consumo di bevande alcoliche può essere causa di diversi tumori da quello del fegato, il più noto, a quelli di bocca, laringe, faringe, esofago, colon-retto e seno per le donne in post-menopausa. Da non sottovalutare anche la possibile associazione tra alcol e tumore dello stomaco o del seno prima della menopausa. Gli esperti sottolineano inoltre che non ci sono differenze di rischio legate al tipo di bevanda alcolica, poiché ciò che danneggia le cellule è l’etanolo in esse contenuto: birra, vino o superalcolici sono equivalenti se la quantità di alcol (etanolo) che ne deriva è la stessa.

Il caffè

Il caffè è senza dubbio una delle bevande più amate e consumate al mondo, ma la grande varietà di modi in cui lo si beve rende complesso studiarne il legame con tumori o altre patologie. Secondo alcuni dati, il consumo di caffè (senza aggiunte di zucchero, latte o altri ingredienti) si associa a una probabile riduzione del rischio di tumore di fegato ed endometrio, mentre il beneficio in termini di tumore di cavo orale, faringe e laringe è sostenuto da prove più limitate. In generale, i dati disponibili non sono però sufficienti per arrivare a conclusioni definitive.

Gli integratori alimentari

In assenza di malattie o di condizioni particolari, possiamo ottenere tutti i nutrienti che ci servono per rimanere in salute dal cibo che mettiamo nel piatto, evitando di basarsi su supplementi alimentari per prevenire i tumori. Gli esperti identificano comunque alcuni casi in cui l’utilizzo di supplementi è giustificato: la vitamina B12 per le persone over 50 con difficoltà ad assorbire la vitamina da fonti naturali; ferro e acido folico per le donne che vogliono concepire o che sono in gravidanza e vitamina D per i più piccoli e per le donne in gravidanza e allattamento. L’importante è non assumere integratori e supplementi con leggerezza ma basarsi su consigli e prescrizioni degli specialisti dopo le opportune analisi biochimiche.

Fonte: corriere.it

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