La salute non va in vacanza

Due settimane di vacanza sembrano essere la cura perfetta per riprendersi, dopo un periodo di stress e di lavoro. Eppure non è proprio così: secondo uno studio britannico, che verrà presentato all’European Congress on Obesity, concedersi un riposo tanto lungo sarebbe distruttivo non soltanto per la massa muscolare e per il metabolismo, ma anche per la salute in generale, visto che potrebbe incrementare il rischio di sviluppare una serie di malattie croniche, come il diabete di tipo 2 o le cardiopatie.

Lo studio dalla Gran Bretagna

I ricercatori dell’Università di Liverpool hanno esaminato 28 volontari, in forma e con un’età media intorno ai 25 anni. Hanno chiesto loro di ridurre la loro attività fisica dell’80% e di passare dai 10mila passi giornalieri a circa 1500. Alla fine dei 14 giorni, hanno notato una cospicua riduzione della massa muscolare, un aumento del giro vita di circa 1 cm, un incremento del fegato grasso e del colesterolo cattivo.

Il rischio è dietro l’angolo

“In un gruppo di persone giovani, fisicamente attive e in salute, anche solo 14 giorni di sedentarietà hanno fatto sì che diminuisse la massa muscolare e crescessero i grassi nel corpo”, ha affermato il dottor Dan Cuthbertson, che ha condotto lo studio. Secondo il medico, il rischio dietro l’angolo è quello di incorrere nell’obesità e in malattie come il diabete di tipo 2.

Una vacanza attiva

“Il messaggio che vogliamo lanciare è doppio – ha aggiunto Cuthbertson – da una parte, vogliamo ribadire che rimanere attivi nella quotidianità è importante. Dall’altra, vogliamo sottolineare, per chi non è solito fare attività fisica, che evitare di stare seduti a lungo e aumentare il numero di passi giornalieri ha enormi benefici sulla salute”. Anche Tam Fry, presidente del National Obesity Forum britannico, ha affermato che l’attività fisica non dovrebbe mai, neanche in vacanza, essere saltata. Allenarsi dovrebbe essere un’abitudine quotidiana, “come lavarsi i denti”.

Fonte: huffingtonpost.it

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