Quali sono i cibi cancerogeni?

Non c’è più alcun dubbio: almeno 3 casi di cancro su 10 sono dovuti ai cibi che mangiamo. Molti studi dimostrano che un regime ad alto contenuto di calorie, ricco di cibi come grassi animali, carni rosse, insaccati e povero di fibre è associato a un aumento dei tumori. Anche l’abuso di alcol, il sovrappeso, l’obesità e la scarsa attività fisica fanno lievitare il rischio di un tumore. Ma cosa fa davvero male e perché?

I cibi NO: merendine, dolci e prodotti da forno

Dolciumi, biscotti, merendine, snack e gelati, ma anche grissini, cracker e pane bianco sono alimenti ad alto indice glicemico e altamente energetici, possono quindi favorire lo sviluppo sovrappeso e obesità, che a loro volta fanno lievitare il rischio di sviluppare un tumore. Le maggiori cause dei chili in eccesso, infatti, sono rappresentate da scorrette abitudini alimentari e da un’elevata sedentarietà, mentre mantenersi nell’intervallo del normopeso può essere uno dei migliori comportamenti in grado di prevenire l’insorgenza del cancro.

I cibi NO: carni rosse e insaccati

Il consumo di carne rossa oltre i 500 grammi alla settimana e di salumi e insaccati oltre i 50 grammi settimanali aumenta il rischio di tumore del colon retto con evidenza convincente. I motivi per cui il consumo eccessivo di carne rossa aumenterebbe il rischio di tumore non sono del tutto chiari. La comunità scientifica è però d’accordo sul fatto che esiste una correlazione convincente tra l’aumento del rischio di cancro al colon e l’elevato consumo di carne rossa e carne lavorata e conservata.

I cibi NO: bibite zuccherate e alcol

Le bevande dolci hanno un ruolo cruciale nell’aumento del peso, soprattutto se consumate con regolarità. Il consiglio per la prevenzione di sovrappeso e obesità (e quindi indirettamente di molti tipi di cancro) è quello di non consumarle. È poi ormai accertato a livello scientifico che l’eccesso di alcol, indipendentemente dal tipo di bevanda, è legato a un aumento del rischio di cancro. Per una buona prevenzione oncologica la raccomandazione sarebbe quella di evitare il consumo di bevande alcoliche o consumarne piccole quantità solo occasionalmente.

I cibi NO: sale

Gli studi scientifici evidenziano che l’effetto del consumo di sale sull’insorgenza di tumore allo stomaco è principalmente dovuto ad un consumo regolare di cibi conservati con il sale. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano un consumo non superiore ai 5 grammi al giorno di sale. Per diminuire l’aggiunta del sale alle preparazioni casalinghe è consigliato l’utilizzo di spezie, erbe aromatiche, marinature con limone o aceto. Per quanto riguarda il sale contenuto nei prodotti lavorati e conservati, che rappresenta la maggior parte del sale consumato, può essere utile leggere le etichette e le tabelle nutrizionali dei prodotti, ricordando che 0.4 grammi di sodio equivalgono a 1 grammo di sale.

Tipi di cottura

Anche durante la cottura o altri processi di lavorazione, in alcuni casi, si possono formare sostanze con attività cancerogene come amine eterocicliche (HCAs), idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e composti N-nitrosi (NOC). I prodotti più a rischio sono la carne fresca alla brace e carne lavorata per la conservazione: la concentrazione di tali sostanze negli alimenti aumenta in maniera proporzionale alla temperatura di trattamento.

Fonte: corriere.it

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