La terapia anticancro vince il Nobel

Il premio Nobel per la Medicina è stato assegnato all’americano James P. Allison e al giapponese Tasuku Honjo. Le loro scoperte hanno posto le basi per le terapie anticancro che cercano di sfruttare l’aggressività del sistema immunitario contro le cellule malate. Allison è affiliato all’università del Texas, Honjo all’università di Kyoto. La loro scoperta riguarda due proteine (ciascuno dei due ne ha scoperta una), capaci di “accendere l’interruttore” del sistema immunitario e di renderle attive nel combattere i tumori.

La motivazione del premio Nobel

I due studiosi, si legge nella motivazione ufficiale, “hanno capito che si può stimolare il sistema immunitario per attaccare le cellule tumorali, un meccanismo di terapia assolutamente nuovo nella lotta ad un tipo di malattia che uccide ogni anno milioni di persone e che costituisce una delle più gravi minacce alla salute dell’umanità”. Con questa strategia, prosegue Stoccolma “i vincitori del Nobel di quest’anno hanno scoperto un principio completamente innovativo”. L’immunoterapia è già usata nella lotta contro alcuni tumori, sia solidi che del sangue, da diversi anni, accanto alle altre terapie tradizionali, con risultati promettenti.

La settimana dei Nobel 

Il premio viene assegnato da 50 esperti del Karolinska Institutet di Stoccolma, l’università medica più prestigiosa di Svezia. Martedì verranno annunciati i vincitori per la Fisica e mercoledì quelli per la Chimica. Venerdì tocca alla Pace, lunedì 8 ottobre all’Economia. Il premio ammonta a 9 milioni di corone svedesi (870mila euro), da dividersi fra i vincitori. Ieri i due premiati hanno reagito ovviamente con gioia. “Ma la vera soddisfazione per me è incontrare pazienti che sono guariti grazie alle mie ricerche” ha risposto Honjo alla telefonata di Stoccolma.

Curiosità sul premio Nobel

Secondo il testamento che Alfred Nobel (l’inventore della dinamite) ha scritto nel 1895, il premio va “agli autori della scoperta più importante” e a coloro che “nell’anno precedente hanno reso i più alti servigi all’umanità”. Puntualmente, ogni anno a settembre la macchina chiamata a scegliere i vincitori si mette in moto. Dal Karolinska partono delle lettere riservatissime, in cui i precedenti vincitori, gli scienziati di ambito medico della Svezia e dei paesi vicini, oltre a un numero limitato di esperti del resto del mondo, ricevono una lettera in cui gli viene chiesto di consigliare dei candidati. Nessuno può ovviamente votare per se stesso. La lista dei candidati può essere svelata solo dopo 50 anni. La selezione finale spetta poi al Karolinska. Il giorno dell’assegnazione dei premi, i prescelti vengono avvertiti da una telefonata da Stoccolma che – nel caso dei vincitori americani – li coglie increduli e assonnati.

Fonte: repubblica.it

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