Jet lag, fuori fase per il fuso

Il jet lag (disritmia, discronia o disincronosi circadiana) è un disturbo del sonno temporaneo che può colpire chiunque attraversi in poco tempo diversi fusi orari. È causato dall’alterazione dell’orologio interno dell’organismo, cioè dei ritmi circadiani che dicono all’organismo quand’è il momento di stare svegli oppure di dormire. Maggiore è il numero dei fusi orari attraversati, maggiore è la probabilità di soffrire di jet lag. Anche se è un disturbo temporaneo, può rovinare le vacanze o i viaggi di lavoro: fortunatamente esistono alcuni accorgimenti per prevenirlo o per minimizzarne gli effetti.

Alterazione dei ritmi circadiani

Il jet lag può verificarsi ogni volta che si attraversano due o più fusi orari: attraversando diversi fusi orari l’orologio interno finisce per non essere sincronizzato con l’ora della località di destinazione. L’organismo, infatti, impiega alcuni giorni per adeguarsi, quindi il ritmo sonno-veglia, come diverse altre funzioni (la fame, le abitudini intestinali), rimane sballato rispetto alla località di destinazione.

Fattori di rischio

Tra i fattori che fanno aumentare il rischio di soffrire di jet lag ricordiamo:

• Numero di fusi orari attraversati: all’aumentare dei fusi orari attraversati, aumenta il rischio di avvertire il jet lag.
• Viaggiare diretti a est: viaggiare verso est (tornando a casa dagli Stati Uniti, per esempio) è più difficile, perché si “perdono” ore, anziché verso ovest, quando si guadagnano ore.
• Volare spesso: i piloti, le hostess e chi viaggia per lavoro hanno maggiori probabilità di soffrire di jet lag.
• Età avanzata: gli anziani probabilmente impiegano più tempo per riprendersi dal jet lag rispetto ai giovani.

I sintomi del jet lag

I sintomi del jet lag di solito si verificano dopo un giorno o due di viaggio quando si attraversano almeno due fusi orari. Sono di intensità variabile, e si può accusare un solo sintomo oppure diversi. Tra i sintomi del jet lag possiamo avere:

• disturbi del sonno (insonnia, sveglia alla mattina presto o sonnolenza eccessiva);
• affaticamento nel corso della giornata;
• difficoltà a concentrarsi o a svolgere le normali attività;
• problemi di stomaco, costipazione o diarrea;
• sensazione di malessere generale;
• muscoli doloranti;
• sintomi mestruali.

Si stima che, per ogni fuso orario attraversato, ci voglia almeno un giorno per riprendersi dal jet lag.

Alcuni semplici consigli per diminuirne gli effetti del jet lag 

• Arrivate in anticipo
Se avete una riunione, una conferenza importante o un appuntamento per cui dovete essere al massimo della forma, cercate di arrivare con alcuni giorni d’anticipo per dare al vostro organismo la possibilità di adattarsi.

• Riposatevi molto prima del viaggio
Partire con il sonno arretrato peggiora gli effetti del jet lag.

• Modificate gradualmente i vostri orari prima di partire
Se dovete fare un viaggio diretti a est, cercate di andare a letto un’ora prima ogni notte, per alcuni giorni prima della partenza. Andate invece a dormire un’ora più tardi per diverse notti, se siete diretti a ovest. Se possibile, cercate di mangiare in orari simili a quelli in cui mangerete una volta arrivati a destinazione.

• Adattate l’esposizione alla luce solare
L’esposizione alla luce è uno dei fattori principali che influenzano i ritmi circadiani dell’organismo, quindi regolare l’esposizione alla luce può essere utile per adattarsi alla località di destinazione. Se avete viaggiato diretti a ovest, mettete gli occhiali da sole ed evitate l’esposizione alla luce al mattino; poi, nei primi giorni nella località di destinazione, esponetevi il più possibile al sole nel tardo pomeriggio. Se avete viaggiato diretti verso est, la cosa più utile da fare per aiutare l’organismo ad adattarsi al nuovo orario è esporsi direttamente al sole durante il mattino.

• Preparatevi in anticipo al nuovo orario
Regolate l’orologio sul nuovo orario già prima di partire. Una volta giunti a destinazione, non andate a letto finché non è notte, anche se siete molto stanchi.

• Idratatevi
Prima, durante e dopo il volo bevete molta acqua per contrastare la disidratazione dovuta all’aria secca dell’aereo. La disidratazione può far peggiorare i sintomi del jet lag. Per lo stesso motivo, evitate l’alcol e la caffeina, che possono farvi disidratare ancora di più.

• Sull’aereo cercate di dormire quando nella località in cui siete diretti è notte
I tappi per le orecchie, le cuffie e la mascherina possono contribuire a isolarvi dal rumore e dalla luce. Se nella località in cui siete diretti è giorno, cercate di resistere alla necessità impellente di dormire.

Fonte: farmacoecura.it

 

 1,079 Visite Totali,  2 Visite di oggi

Condividi questo articolo