L’8 maggio si celebra la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico (World Ovarian Cancer Day). Il carcinoma ovarico rappresenta il sesto tumore più diagnosticato tra le donne, nonché il più grave (50% di mortalità) e rientra tra le prime cinque cause di decesso per tumore tra le donne che hanno un’età che va dai 50 e i 69 anni. Una neoplasia di cui si ammalano ogni anno circa 6mila italiane. Non deve stupire, dunque, che nel corso degli anni si sia cercato di non spegnere mai i riflettori su questo terribile tumore, sensibilizzando le donne e supportando la ricerca.
Consapevolezza e informazione sul tumore ovarico
Questa giornata intende dare voce e visibilità a tutte le donne sia per far conoscere meglio la malattia sia per agevolare lo scambio di esperienze fra le pazienti di ogni nazione aderente. Si tratta, soprattutto, il fornire una serie di informazioni sul tumore ovarico, sulle strutture oncologiche specializzate nel trattamento della patologia, sulla consulenza legale per quanto riguarda l’accesso ai benefici previsti dalla legge in ambito lavorativo, assistenziale e previdenziale.
Supporto fisico e sostegno psicologico per le pazienti
Il tumore ovarico costituisce un evento traumatico che colpisce la persona nella sua identità, e affrontare un iter di questo tipo, senza un intervento di psicoterapia in grado di aiutare sia la paziente sia i suoi familiari, non è semplice. Ripristinare l’equilibrio corpo-mente, condizionato dalla patologia, è fondamentale per affrontare e superare le complessità del percorso di malattia.
Cosa occorre sapere sul tumore ovarico
Secondo la classificazione accettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si distinguono due categorie di tumori: i primitivi e i secondari, che si differenziano dai primi perché giungono all’ovaio dopo essere apparsi in altre parti dell’organismo. Dal punto di vista istologico i tumori dell’ovaio si suddividono in epiteliali, stromali e germinali.
Il tempo è vita
Per combattere il tumore ovarico occorre agire in tempo, investendo in prevenzione, diagnosi e terapia. Tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico e le cause che provocano la divisione e moltiplicazione incontrollata delle cellule nell’ovaio non sono ancora conosciute. Si sa, invece, che un determinato numero di fattori può aumentare il rischio di sviluppare questa forma di tumore. Da qui l’importanza della corretta diagnosi di tumore ovarico (che inizia dall’ecografia pelvica e prosegue con il controllo dei marcatori tumorali e il test genetico BRCA) e della giusta terapia, che prevede non solo l’intervento chirurgico e chemioterapico, ma anche altre tipologie di supporto (sia fisico sia psicologico) a seconda delle esigenze del paziente.
Fonte: paginemediche.it
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