La formula perfetta per l’aria condizionata

La calura di questo torrido periodo estivo ci induce a esporci all’aria condizionata nei tanti ambienti che quotidianamente frequentiamo, spesso anche senza volerlo. Ma quale dev’essere la temperatura ideale rispetto a quella esterna? Molto spesso a causare raffreddori, tosse e mal di gola non è l’aria condizionata in sé. Il ricco maggiore deriva da un suo uso scorretto, che mette il nostro corpo bruscamente sotto stress termico per il salto di temperatura.

Gli effetti collaterali dell’aria condizionata

L’estate rappresenta un fattore di rischio per le nostre mucose respiratorie. Entrare e uscire da negozi, uffici, supermercati, palestre, come anche aerei o treni ad alta velocità, dove sono attivi impianti di climatizzazione, determina un vero e proprio schock termo-igrometrico, legato alla differenza di temperatura tra ambiente esterno e interno. Le mucose delle prime vie respiratorie (naso, seni paranasali, faringe, tonsille, adenoidi, laringe, bronchi) ne risentono, diventano secche e più permeabili all’aggressione di virus e batteri e quindi possono svilupparsi riniti, sinusiti, adeno-tonsilliti, faringiti, laringiti e abbassamento di voce, tosse, asma.

Attenzione per chi è più a rischio

È facile, dunque, dopo sbalzi termici avere raffreddori o sinusiti, con faringiti e naso che cola. Esistono terapie in grado di prevenire i danni mucosali, a base di sostanze emollienti e idratanti anche a base di vitamine. Queste, un po’ come avviene per la pelle, formano un film protettivo sulle mucose, rendendole più forti contro le aggressioni climatiche e le infezioni.
Per chi è regolarmente esposto ad ambienti climatizzati, bisogna tener presente anche alcuni fattori di rischio, come allergie, adenoidi o tonsilliti ricorrenti specie nei bambini, afte orali, stomatiti, mal di gola ricorrenti, abbassamenti di voce, bisogno di raschiare la gola, tosse cronica o ricorrente.

Come calcolare la temperatura perfetta

Per usare l’aria condizionata senza rischi per la salute, l’otorinolaringoiatra consiglia che la differenza non sia superiore ai 7 gradi. C’è una piccola formula per individuare la temperatura perfetta, cioè impostare una temperatura pari alla metà di quella esterna più 10°C. Ad esempio, se fuori ci sono 36°C regoliamo quella interna a 36/2+10= 28°C .

Posizionare correttamente gli impianti a casa

L’aria condizionata ha lo scopo di migliorare il clima in un’abitazione e il benessere dei suoi abitanti, ma non posizionare l’unità interna correttamente può far ottenere l’effetto contrario. Il flusso di aria, sia fredda che calda, non va mai orientato direttamente verso le persone. Sarebbe fastidioso e può generare diversi malesseri quali torcicolli, nevralgie, asma, allergie respiratorie, riniti, e congiuntiviti. È importante, dunque, che l’aria non sia direzionata verso la scrivania, il tavolo da pranzo, la poltrona o il divano del salotto o un letto, mentre si può accettare che il flusso vada verso un’area di passaggio. È anche sbagliato posizionare lo split dietro a tende, divani o di fronte una parete a meno di 3 metri, perchè in questo caso si genera un ‘rimbalzo’ dell’aria che colpisce le persone.

Fonte: repubblica.it

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