Diabete e fake news

Certe volte, se non vengono bloccati come spam, arrivano fin nella casella di posta elettronica: messaggi in cui si magnificano i risultati di misteriose cure anti-diabete tenute segrete dalla lobby dei medici per incassare profitti con i farmaci. In alcuni casi, le informazioni scorrette arrivano ai pazienti in maniera molto più subdola, presentandosi con tutti i crismi della verità e i guai sono dietro l’angolo: per questo la Società Italiana di Diabetologia (SID) ha di recente richiamato l’attenzione sulle tante false notizie in circolazione sul web, invitando i diabetici a chiedere sempre conferma ai medici di quanto trovato.

Il DiaRemedium cinese

Qualche tempo fa, furoreggiava il DiaRemedium, un cerotto basato su principi di medicina cinese decantato come la soluzione definitiva contro la glicemia alta. I blog erano pieni di domande, in tanti hanno acquistato il prodotto fiduciosi. L’equivoco, in parte, nasceva dalla quasi concomitanza con la pubblicazione di lavori scientifici in cui si sperimentavano cerotti in grado di misurare la glicemia e contemporaneamente erogare insulina, testati però solo su animali e ben lontani dall’arrivo in clinica. Il risveglio è stato amaro per molti, che hanno speso decine di euro per trovarsi al punto di partenza o peggio. Perché nessuna ricerca ha mai dimostrato che funzionino ed è pure poco chiaro che cosa contengano.

Le diete miracolose

Tantissimi hanno seguito prima o poi un’alimentazione iperproteica, ma ai diabetici fa male perché affatica i reni e aumenta il rischio di chetoacidosi metabolica, una complicanza pericolosa dovuta alla presenza nel sangue di tanti corpi chetonici, risultato di un metabolismo che in eccesso di glucosio e assenza o resistenza all’insulina utilizza gli acidi grassi al posto degli zuccheri. Si è ipotizzato che anche la dieta del gruppo sanguigno, associata all’attività fisica, riuscirebbe a guarire dalla malattia e, nel caso del diabete di tipo 1, potrebbe far ridurre o perfino sospendere la terapia insulinica. In realtà, nessuna dieta “strana” guarisce dal diabete. Il regime alimentare corretto per un controllo ottimale della malattia è quello di tipo “mediterraneo”.

I rimedi naturali

I nutraceutici sono composti “naturali” spacciati come anti-diabetici o addirittura come possibili sostituti dell’insulina, ormone salvavita per i 300mila italiani con diabete di tipo 1 e terapia indispensabile anche per 800mila diabetici di tipo 2 in scompenso metabolico. «Farne a meno significa andare incontro a danni certi, o peggio», sottolinea Giorgio Sesti, presidente SID. Non ci sono studi che dimostrino effetti straordinari di nutraceutici contro il diabete. Inoltre, “naturale” non è per forza sinonimo di “sicuro”.

Il Diabete Protocollo

È stato inventato da Kenneth Pullman, sedicente biologo che utilizza tutto l’armamentario classico dei propalatori di terapie alternative: gli studi in gran segreto osteggiati da Big Pharma, l’ipotesi di un meccanismo diverso di malattia (gli zuccheri di troppo non dipenderebbero dall’insulina ma dall’eccesso di produzione di glucosio in rene e fegato) e soprattutto la scoperta del rimedio miracoloso, che debella il diabete per sempre in pochi giorni. Decantando successi in migliaia di adepti e sottolineando il costo contenuto della sua “terapia”, Pullman ha convinto tanti. Ma Giorgio Sesti, presidente SID, sottolinea: «I risultati non sono provati da nessuno studio pubblicato e l’assunto di partenza è pericoloso. Sospendere l’insulina può mettere a rischio la vita. Prima di interrompere le cure o intraprenderne di nuove è sempre bene rivolgersi al proprio medico per un consiglio».

Fonte: www.corriere.it

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