Da un punto di vista nutrizionale, un alimento “drogante” si caratterizza per la presenza, in proporzioni abbondanti e spesso associate tra loro, di sale, zucchero e grasso. Questo vale per i cibi sia dolci che salati, come nel caso di molti dolci industriali con alte percentuali di sale, o panini e salatini industriali contenenti zucchero. Per quanto riguarda l’alimentazione, obbedire rigidamente ad un divieto porta spesso al problema opposto, ovvero l’abbuffata. In linea generale, per gestire la voglia smodata di alimenti droganti non è necessario evitarli del tutto, ma mangiarli molto raramente e con la giusta lentezza, così da poter riconoscere in maniera consapevole le caratteristiche sensoriali e riuscire ad evitarli perché proprio non ci piacciono e non perché obbediamo ad un divieto».
Pizza, la regina dei cibi che creano dipendenza
Fra i primi alimenti “droganti” c’è la pizza, soprattutto quella già confezionata, dove la mancanza di ingredienti freschi, a vantaggio di quelli industriali, ne fa una tentazione pressoché assoluta. Questo è certamente vero per le pizze originariamente prodotte dalle grandi catene americane, fatte con farine ultra-raffinate e piene di additivi per potenziare la lievitazione e la conservabilità. Per limitare il rischio, è meglio optare per una pizza fatta con farine integrali e di grano duro, quindi con indici glicemici più favorevoli, senza troppo sale e possibilmente lievitate con pasta madre, e con una giusta quantità di mozzarella, pomodoro e olio extravergine d’oliva.
Cioccolato
Per ridurre l’effetto dipendenza è senz’altro meglio il cioccolato fondente, perché quello al latte contiene molti grassi. Più contiene zucchero e latte in polvere, più il cioccolato è drogante e meno ci fa bene alla salute, ecco perché l’ideale sono i cioccolati fondenti, con cacao superiore al 70%. Ma anche di questi non se ne possono mangiare diversi etti al giorno: la dose giusta è una decina di grammi, corrispondenti a due quadratini piccoli.
Biscotti
Difficile trovarne senza additivi, da qui l’inserimento dei biscotti nell’elenco dei cibi da cui bisognerebbe provare a stare lontani. In effetti sono un concentrato di zucchero, sale e grasso. Basta mangiarne uno, molto lentamente, per accorgersi di un’immediata “botta di gran gusto”, seguita però da una sensazione sgradevole. Questo perché in generale tutto il cibo-spazzatura e drogante richiede di essere mangiato in fretta, quindi mangiarlo lentamente è già un ottimo modo per riconoscerlo e difendersene. La cosa migliore sarebbe quella di farsi i biscotti in casa, così da poter controllare gli ingredienti e ridurre lo zucchero.
Patatine confezionate
La grande quantità di sale, come pure l’eccesso di oli strafritti ne fanno fra i cibi “droganti” per eccellenza. E sono anche nutrizionalmente “vuote”, il che significa che non riempiono per niente e si finisce così per mangiarne all’infinito. Se proprio amiamo le patatine, facciamole in casa una volta alla settimana, con meno sale, più spezie ed erbe aromatiche e con l’olio scelto da noi.
Gelato
Date le percentuali di zucchero e grasso, se non fosse freddo, faremmo fatica a mangiarlo. Se proprio non si può fare a meno del gelato è meglio scegliere quello artigianale, considerandolo però un alimento vero e proprio e non un fine-pasto in aggiunta, ovvero da mangiare al posto del primo o del secondo piatto. Altro trucchetto per evitarne la dipendenza potrebbe essere non avere in casa neanche un po’ di gelato, così da essere costretti a uscire apposta per andarlo a prendere nel caso in cui lo si voglia mangiare.
Dolci
È davvero difficile riuscire a limitarsi ad una sola fetta di torta, perché il desiderio di fare il bis è fortissimo. Anche in questo caso, a giocare un ruolo fondamentale è la contemporanea presenza di sale, zucchero e grassi. Quindi, meglio limitare i dolci industriali e scegliere piuttosto di farli in casa, magari coi nostri figli, privilegiando farine con basso indice glicemico e percentuali più “umane” di zucchero e burro».
Patatine fritte
Come le patatine nel sacchetto, anche quelle del fast-food scateneranno sempre l’irresistibile tentazione di non smettere di mangiarle, ecco perché sarebbe opportuno scegliere delle patatine fritte con meno grassi aggiunti. L’ideale sarebbe farsele da soli cuocendole in forno, anziché friggerle.
Hamburger
Coi fast-food che li preparano a getto continuo, riuscire a rinunciare a questo cibo malsano e pieno di grassi saturi è quasi impossibile. E gli svantaggi non riguardano solo il girovita, poiché una dieta ricca di carne rossa può aumentare il rischio di gravi patologie, come il cancro al colon-retto, il diabete di tipo 2 e l’insufficienza renale. Anche in questo caso, prepararsi da soli il proprio hamburger è la scelta migliore, l’importante però è non esagerare con la frequenza.
Cereali da colazione
Un trionfo di sale, zucchero e grasso, mascherato da “prodotto salutare che fa tanto bene”. Meglio acquistare i fiocchi di cereali grezzi al naturale e fare da soli la miscela di cereali per colazione, aggiungendo semi oleosi, frutta fresca e secca. In questo modo si sceglierà un mix gradito e certamente assai meno drogante.
Pollo fritto
È lo stesso discorso delle patatine fritte, aggravato dalla croccante panatura con miscele di aromi e consistenze fatte apposta per creare la sensazione “un pezzo tira l’altro” che rende difficile smettere di mangiarne. Per ridurre l’effetto “dipendenza”, il suggerimento è di fare il pollo al forno o, in alternativa, di eliminare la parte fritta.
Fonte: corriere.it
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