La buona salute sui banchi di scuola

“Ragazzi e ragazze in buona salute imparano meglio. Allo stesso tempo, se sono inseriti in un processo di apprendimento positivo hanno migliori opportunità sanitarie”. Il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione hanno reso pubblico un protocollo che vuole tutelare la crescita psico-fisica di alunni e studenti e l’inclusione scolastica nei casi di diverse abilità e di disturbi evolutivi specifici (comunicazione e del linguaggio, Adhd, disturbi dello spettro autistico). Il documento si chiama “Indirizzi di policy integrate per la scuola che promuove salute”.

Focus sugli stili di vita

Come già accaduto in passato, anche ora ci si impegna sulle questioni centrali, “croniche non trasmissibili”, della crescita di bambini e adolescenti: innanzitutto, la scorretta alimentazione in tutte le sue forme. Il cosiddetto triplo burden interseca tre problemi presenti oggi nelle nostre classi: deficit di micronutrienti, obesità e malnutrizione per difetto. Il secondo aspetto che il protocollo affronta è quello dell’inattività fisica: l’intesa spinge sugli spostamenti a piedi e in bicicletta dei ragazzi e, ovviamente, sull’attività motoria a scuola. Come da prassi, in alto nel protocollo ci sono la lotta al tabagismo e all’alcol. È interessante notare come nella prevenzione delle dipendenze da farmaci si sottolineino il doping e le “dipendenze comportamentali” (all’interno della quale rientra l’utilizzo seriale dello smartphone). La “Promozione della salute” entrerà nel curriculum formativo degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado: non sarà una nuova materia, ma una proposta educativa “continuativa e integrata”.

Le campagne di informazione e sensibilizzazione 

Nell’intesa Salute-Miur è chiara la promozione delle vaccinazioni dopo la lunga polemica delle ultime due stagioni. A questa si affianca la “prevenzione delle malattie trasmissibili e dell’antibiotico-resistenza“. La promozione del benessere psico-fisico passa, ancora, “attraverso interventi sulle tematiche dell’affettività e dell’educazione globale alle relazioni”. Il Miur avvierà campagne di informazione e sensibilizzazione sui temi della prevenzione di comportamenti a rischio per la salute, sulla promozione dei corretti stili di vita e delle relazioni sociali e affettive basate sul rispetto. Il rispetto delle promesse didattico-sanitarie, invece, è sotto la potestà del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur e del Segretariato generale del Ministero della Salute (vi si dedicheranno quattordici persone, senza emolumenti). L’intero protocollo, triernnale, è a costo zero.

Il ruolo della scuola nell’educazione alla salute

Il Ministro della Salute dice: “La promozione della salute è un processo sociale e politico globale che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma include percorsi finalizzati a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche”. Questo è l’Approccio scolastico globale (o sistemico) raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Dice il ministro del Miur: “La scuola è un ambiente privilegiato per attivare con successo politiche finalizzate a promuovere il benessere della collettività, è un interlocutore stabile per i giovani e, per loro tramite e grazie ai docenti, rende possibile la partecipazione delle famiglie a percorsi informativi e formativi”.

Fonte: repubblica.it

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