10 cose da sapere sull’HPV

«Le vaccinazioni per difendersi dall’ Hpv, papilloma virus umano, sono in calo», lancia l’allarme Eleonora Preti, ginecologo dell’unità di ginecologia preventiva dell’Istituto europeo di Oncologia di Milano. In Italia, la campagna di sensibilizzazione e d’immunizzazione è partita una decina di anni fa coinvolgendo da prima le bambine di 12 anni. Con il nuovo piano vaccinale 2017-2019 la vaccinazione è stata offerta anche ai maschi dodicenni.

L’intervento preventivo ha portato a una copertura nazionale per la fascia d’età delle dodicenni, delle 70% circa. «Il trend, però, è in riduzione e stiamo scendendo verso il 60% del campione nazionale». La paura dei vaccini e il movimento no vax hanno frenato dal sottoporsi al vaccino che era solo consigliato e non obbligatorio, riducendo l’effetto della copertura vaccinale sulla popolazione complessiva.

Il caso Australia: un buon esempio

Il dato preoccupante emerge mentre dall’altra parte del mondo, in Australia, grazie a una massiccia campagna vaccinale gratuita per ragazze e ragazzi di 12-13 anni, l’incidenza del papilloma virus tra le ragazze dai 18 ai 24 anni è diminuita dal 23 all’1%. Secondo l’International Papilloma virus Society, il paese australe si avvia quindi ad essere il primo a debellare il tumore al collo dell’utero. «Questo tipo di tumore, infatti, ha come causa principale il papilloma virus – spiega Preti – ed è quindi è possibile pensare che con un’estesa vaccinazione della popolazione questo cancro venga pressoché eliminato. Inoltre la vaccinazione potrebbe avere un effetto di prevenzione dei tumori Hpv correlati anche in altre sedi (cavo orale, vulva, ano e pene)».

I controlli

È normale trovare il virus nelle donne giovani, ma solo la sua persistenza può essere il fattore di rischio per lo sviluppo del tumore. Per identificare precocemente le donne con infezione virale persistente al di sopra dei 30 anni, è disponibile un test Hpv. Questo nuovo screening permette di rassicurare le donne Hpv negative e di identificare le donne positive all’ Hpv test che necessitano di controlli più approfonditi. Questa nuova risorsa dovrebbe consentire di identificare le donne sane che presentano un fattore di rischio per controllarle meglio e per identificare precocemente le lesioni precancerose che potrebbero andare incontro a trasformazione.

Dieci cose da sapere sull’ Hpv

1. I ceppi dell’Hpv sono numerosi, quasi 200, ma quelli associati ai tumori sono 13 (chiamati ad alto rischio) di cui i virus hpv 16-18 causano 70% circa delle lesioni pretumorali e dei tumori del collo dell’utero. Hpv può essere la causa anche di altri tumori maschili e femminili (vulva, vagina, ano, cavo orale e pene) seppure in misura decisamente minore.

2. L’infezione è molto frequente. Si stima che tre donne sessualmente attive su quattro entrano in contatto con l’Hpv nel corso della loro vita.

3. La trasmissione avviene attraverso il contatto mucosa – mucosa. A livello genitale il maggior veicolo di trasmissione è ovviamente la via sessuale.

4. L’infezione da Hpv è transitoria e il virus viene sconfitto dal sistema immunitario. Se persiste può causare lesioni precancerose e tumori. I condilomi sono la forma benigna e transitoria degli hpv a basso rischio (hpv 6-11).

5. Sebbene l’infezione sia prevalente nei giovani, le donne in menopausa non sono immuni. L’uso di contraccettivi di barriera (preservativo) riduce ma non elimina la trasmissione virale.

6. Per difendersi ci si deve vaccinare. La vaccinazione ha un’efficacia massima in chi non ha ancora contratto l’infezione virale.

7. Sono disponibili tre vaccini:
• uno bivalente contro i ceppi 16 e 18
• uno quadrivalente contro gli Hpv 16 e 18 e i tipi 6 e 11
• uno nonovalente contro gli HPV 16 -18 – 31-33-45-52-58 e 6-11
In Italia è offerta in modo gratuito a tutte le bambine e bambini di 12 anni di età.

8. Anche gli uomini possono contrarre l’infezione. Ed essendo spesso asintomatici, sono portatori sani (e inconsapevoli). Per questo la vaccinazione è offerta e raccomandata anche ai maschi.

9. Tutte le donne, anche quelle vaccinate, dovrebbero sottoporsi al Pap test a partire dai 25 anni. E ripetere il test ogni 3 anni. Dai 30 anni è raccomandato l’Hpv Dna test ogni cinque anni. In caso di positività si eseguirà il Pap test e ulteriori accertamenti se necessari.

10. L’infezione da Hpv non pone controindicazioni alla donazione di sangue.

Fonte: corrieredellasera.it

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