Tutti in piazza il 15 febbraio alle 11 per liberare in aria in contemporanea nelle principali città italiane 12.500 palloncini. Un’iniziativa simbolica per celebrare la XV Giornata mondiale contro il cancro infantile, iniziativa ideata da Childhood Cancer International (CCI), rete mondiale di 183 associazioni locali e nazionali, guidate da genitori, provenienti da 93 paesi e 5 continenti e promossa nel nostro paese da promossa dalla Federazione Nazionale delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie (Fiagop). Obiettivo: far conoscere le problematiche che i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore, insieme alle loro famiglie, si trovano quotidianamente ad affrontare.
I tumori infantili in Italia
In Italia, circa 1.380 bambini e 780 adolescenti si ammalano di tumore ogni anno. E se il trend con cui si ammalano i più piccoli resta ancora stabile, per gli adolescenti continua drammaticamente a salire, registrando un +2% all’anno. Inoltre, nel mondo si stimano 215.000 nuovi casi nell’età tra 0 e 15 anni; 85.000 tra 15 e 19.
Il numero dei guariti è in continuo aumento
Grazie alla ricerca biologica e clinica e all’uso di protocolli cooperativi nazionali ed internazionali sempre più efficaci, la probabilità di guarigione in oncoematologia pediatrica, che negli anni ’70 era inferiore al 40%, supera attualmente l’80%.
Purtroppo occorre sottolineare che, mentre in alcune patologie la sopravvivenza supera il 90% dei casi, in altre i risultati sono molto inferiori: su queste occorre intensificare l’impegno e la ricerca scientifica.
Non esistono cure specifiche
Nonostante i numeri, non ci sono ad oggi cure specifiche per alcune patologie diagnosticate in questa fascia di età e vengono utilizzati medicinali anticancro destinati agli adulti. Non solo: solo il 10% dei giovani pazienti ha la possibilità di usufruire di nuovi farmaci anti tumorali. “Le statistiche – ha dichiarato il presidente Fiagop Angelo Ricci – mostrano costanti progressi nelle percentuali di guarigione: curare ogni bambino con cancro o leucemia, e farlo bene, è un gesto intelligente e doveroso per questo ci battiamo da anni a livello europeo per far sì che siano sempre in aumento i farmaci pediatrici disponibili e la ricerca faccia passi in avanti”.
Fonte: ansa.it
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