La prima Giornata Mondiale per la Ricerca sul Cancro

Per la prima volta undici organizzazioni in tutto il mondo si uniscono per promuovere il 24 settembre la Giornata Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Questo evento di respiro internazionale ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sull’importanza della ricerca oncologica e per dare conto dei risultati raggiunti grazie al lavoro dei ricercatori impegnati ogni giorno a rendere il cancro sempre più curabile. Si tratta di un impegno condiviso a promuovere la ricerca e la collaborazione di tutti verso l’obiettivo comune: il miglioramento del tasso di sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti oncologici.

I numeri del cancro

Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nei prossimi anni il cancro sarà la principale causa di morte in tutto il mondo. L’Agenzia stima che nel 2030 ci saranno 21,6 milioni di nuovi casi di cancro all’anno e 13 milioni di decessi legati a questa patologia. Ciò significa che ogni 1,5 secondi sarà diagnosticato un tumore e che ogni 2 secondi una persona morirà a causa di una neoplasia. In Italia le stime prevedono entro lo stesso periodo un aumento del 22,6% di nuove diagnosi e del 27,2% di decessi per cancro. Questo significa che nel 2030 in Italia ogni 1,2 minuti una persona riceverà una diagnosi di cancro e ogni 2,4 minuti una persona morirà per questa patologia. Più aumenta l’aspettativa di vita e più il cancro diventa una minaccia per la nostra salute: per questo la ricerca deve intervenire per ridurre l’incidenza della malattia.

Un futuro in cui sconfiggere il cancro attraverso la ricerca

Nei prossimi anni ci aspettiamo di vedere maggiori successi nella diagnosi sempre più precoce e nel trattamento delle malattie tumorali e soprattutto nella qualità di vita dei pazienti. Grazie ai costanti progressi della ricerca, i tassi di sopravvivenza sono cresciuti notevolmente arrivando oggi, nel nostro Paese, al 63% nelle donne e al 54% negli uomini. Ma questo non può bastare perché manca ancora molta strada per arrivare al 100%, obiettivo che sarà possibile raggiungere solo sostenendo il lavoro dei ricercatori impegnati ogni giorno a rendere il cancro sempre più curabile.

Giornata Mondiale per la Ricerca sul Cancro, una campagna che non conosce confini

Lo slogan della campagna è “Per il futuro della ricerca sul cancro non stare fermo. Noi non lo faremo!”, messaggio che vuole sottolineare il ruolo indispensabile della ricerca sul cancro in tutto il mondo e sostenere i ricercatori che instancabilmente e con abnegazione sono al lavoro ogni giorno per migliorare la vita dei pazienti oncologici.

I successi della ricerca oncologica italiana

Negli ultimi decenni grazie all’aumento della conoscenza, alimentato anche dalla ricerca sui meccanismi che ha consentito di comprendere maggiormente la complessità del cancro, la mortalità è diminuita costantemente. In Italia in particolare oggi si guarisce di più, come testimoniano i recenti dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni. Il lavoro dei ricercatori però non può fermarsi, perché ancora molto resta da fare soprattutto per alcune forme tumorali, come ad esempio il tumore del polmone per le donne, la cui incidenza è in aumento.

Le nuove prospettive della ricerca oncologica 

Un impegno straordinario serve per trovare nel più breve tempo possibile nuove armi per prevenzione, diagnosi e cura del cancro. Sono diversi i filoni dai quali si attendono importanti progressi: gli sviluppi della medicina personalizzata e gli studi sulla carta d’identità genetica dei tumori, che suddivide i pazienti in base alla capacità di rispondere a determinate terapie, consentiranno, per esempio, di sviluppare terapie maggiormente efficaci e tollerabili anche per lunghi periodi. Un obiettivo fondamentale, dato il naturale allungarsi dell’età media della popolazione e l’alto numero di persone – 3,3 milioni – che, oggi, nel nostro Paese convivono con una diagnosi di cancro.

Fonte: lescienze.it

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