L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato come l’ inquinamento atmosferico sia una minaccia per la salute delle persone, in tutto il mondo causando circa nove milioni di vittime ogni anno per ictus, infarti, tumori, malattie respiratorie.
Cuore, cervello e polmoni vittime dello smog
Un aumento delle malattie cardiovascolari e respiratorie è fra gli effetti più certi dell’aria inquinata. Nel tempo, l’esposizione alle polveri sottili è legata a ictus, infarti, ipertensione, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso. Lo smog sembra anche influire sullo sviluppo dell’aterosclerosi. Secondo l’OMS, infatti, in molti casi le conseguenze più gravi per ictus e per malattie cardiache sono legate anche all’ inquinamento. L’apparato respiratorio è la prima porta d’ingresso nel corpo dell’aria che ci circonda, per questo l’ inquinamento è causa di malattie respiratorie acute e croniche. Fra le altre, infezioni, allergie, tumori, bronchiti croniche (COPD), asma. L’ inquinamento da traffico è considerato la causa del 14% dei casi di asma, ma sono particolarmente evidenti anche gli effetti dell’ inquinamento indoor e del fumo di sigaretta.
L’ inquinamento e i tumori
A lungo area di ricerca e di incertezza da parte degli epidemiologi, oggi il nesso fra inquinamento dell’aria e un rischio aumentato di cancro è dimostrato. Nel 2013 l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’OMS, lo IARC, ha incluso l’ inquinamento outdoor e il particolato (PM) nell’elenco dei cancerogeni certi per l’uomo. Le prove più evidenti sono sui tumori del polmone: fra le persone esposte al particolato (PM10, ovvero particelle con un diametro inferiore a 10 micron) e alla sua frazione di polveri più fini (PM2,5) aumentano sia le nuove diagnosi, sia la mortalità.
Per dimostrarlo ci sono voluti studi complessi, lunghi e costosi, che hanno seguito centinaia di migliaia di persone per anni, incrociando i dati sull’esposizione all’ inquinamento, registrando i livelli di particolato dei luoghi dove si abita e si lavora, con i dati sulle malattie tumorali. Il tutto cercando di “ripulire” il dato dai possibili fattori di interferenza, come ad esempio l’abitudine al fumo o la dieta. Non è quindi semplice acquisire nuove evidenze scientifiche sulla relazione causale inquinante-malattia. Ma ci si sta lavorando: si studiano gli effetti dello smog su molte altre forme di tumore, anche valutando l’interazione con il più evitabile fra tutti i tipi di inquinamento dell’aria: quello da fumo di sigaretta.
Il nesso fra smog e tumore al seno
Tutti gli occhi ora sono puntati sul tumore del seno. Questo tipo di cancro è il più diffuso fra le donne che non fumano e i fattori di rischio più noti spiegano solo una parte dei casi. Alcuni studi hanno evidenziato un’associazione con gli ossidi di azoto (prodotti soprattutto dalla combustione) e con il particolato ultrafine. C’è ancora tanto da capire anche su quali siano gli effetti dell’ inquinamento in giovane età. Sappiamo che esiste un aumento del rischio di tumore al seno nelle donne che hanno iniziato a fumare da ragazzine, quindi non si può escludere un nesso simile con lo smog.
Fonte: fondazioneveronesi.it
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