Cuore: il nostro motore

“Tutti dicono che il cervello sia l’organo più complesso del corpo umano, da medico potrei anche acconsentire. Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c’è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni.
(Rita Levi-Montalcini)”

Potremmo definire il cuore come il motore misterioso del nostro organismo.
C’è uno schema elettrico, alimentato attraverso la combustione del carburante distribuito da una testata, i pistoni, che governano il “battito”, il lubrificante che consente fluidità del meccanismo…

Così come per un motore, è fondamentale assicurarsi che il nostro cuore sia correttamente alimentato, e che tutti i suoi elementi funzionino in maniera corretta così da mantenere un equilibrio delicato quanto vitale. Esistono numerosi fattori cui prestare attenzione, e una periodica “revisione” consente di prevenire per tempo eventuali malfunzionamenti così da poterli “riparare”.

I possibili fattori di predisposizione al rischio cardiovascolare 

I fattori di rischio cardiovascolare si possono tradizionalmente suddividere in due categorie:

  • fattori non modificabili (sesso, età, familiarità);
  • fattori correggibili mediante corretti stili di vita e/o trattamenti farmacologici.

Alcuni esempi di fattori di rischio:

  • ipercolesterolemia LDL
  • ipocolesterolemia HDL
  • ipertrigliceridemia
  • iperomocisteinemia
  • insulinoresistenza e/o iperinsulinemia
  • diabete mellito
  • abitudine al fumo
  • ipertensione arteriosa
  • sovrappeso/obesità
  • menopausa precoce
  • dieta inadeguata
  • abuso di alcol e droghe
  • stress
  • sedentarietà

Colesterolo alto
Il colesterolo alto è senza dubbio un importante fattore di rischio cardiovascolare.
La localizzazione del problema consente al soggetto di intraprendere azioni capaci di modificare in proprio stile di vita e gli altri elementi sfavorevoli ma modificabili così da ridurre i valori di colesterolo nel sangue e prevenire l’insorgere di patologie che compromettano il sistema cardiovascolare.

Trigliceridi
I trigliceridi sono un tipo di grasso presente nel sangue, utilizzato dal corpo come scorta di energia. Vengono accumulati soprattutto attraverso la dieta, mentre sono prodotti in piccola percentuale dal fegato e, una volta sintetizzati, vengono immagazzinati nel tessuto adiposo.
Alti livelli di trigliceridi nel sangue, tuttavia, sono un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, per l’arteriosclerosi e per il diabete.

Le cause dei trigliceridi alti possono essere diverse, ad esempio:

  • predisposizione ereditaria
  • dieta ricca di grassi
  • abuso di alcol
  • diabete
  • obesità
  • assunzione di farmaci (corticosteroidi, pillola anticoncezionale, estrogeni, alcuni diuretici, alcuni antifungini, ecc.)
  • sedentarietà
  • fumo
  • sindrome metabolica
  • ipotiroidismo
  • insufficienza renale cronica
  • gravidanza
  • Morbo di Cushing

Omocisteina
L’omocisteina è un aminoacido e deriva da un suo simile, che si assume con i cibi: la metionina. Una sua eccessiva presenza nel sangue (iperomocisteinemia) può, di per sé, favorire la comparsa di attacchi cerebrali (ictus).
Ma che cosa succede se questa anomalia si associa, per esempio, a un eccesso di grassi nel sangue? A volte, infatti, l’effetto negativo dei fattori di rischio si moltiplica, quando sono presenti contemporaneamente. Chi ha elevati livelli di omocisteina e di lipidi (cioè colesterolo e trigliceridi) nel sangue, a parità di altri fattori di rischio, ha un 40% in più di probabilità di andare incontro a ictus rispetto a chi ha questi valori normali.
Fortunatamente i livelli di omocisteina nel sangue possono essere rilevati con un semplice esame del sangue e tenuti sotto controllo con farmaci poco costosi e facilmente accessibili: l’acido folico e la vitamina B12.

In conclusione, per verificare i valori di alcuni dei fattori che potrebbero predisporre un rischio per la vostra salute basta un semplice esame del sangue.
Le malattie cardiovascolari, come ad esempio infarto e ictus, possono essere previste o identificate per tempo controlli periodici.

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