Colesterolo: due facce della stessa medaglia

Il colesterolo è una molecola lipidica (di grasso)

Indispensabile per molte funzioni del nostro organismo, contribuisce allo sviluppo ed alla riparazione delle membrane cellulari, consente la sintesi della vitamina D e di alcune categorie di ormoni steroidei e sessuali, come testosterone, estrogeni e progesterone, inoltre assume un ruolo fondamentale nella corretta formazione del feto nel grembo materno.
È in parte (15/20%) prodotto autonomamente dal nostro organismo (colesterolo endogeno) e in parte (80/85%) assimilato in maniera secondaria (colesterolo esogeno), cioè attraverso l’alimentazione.

Non sempre alleato utile per il nostro organismo

Nonostante il colesterolo sembri innocuo per il nostro organismo, una particolare caratteristica lo rende, in casi specifici, ospite indesiderato e talvolta addirittura pericoloso, vediamo perché:

Come già detto, il colesterolo è una molecola di “grasso”, quindi cui non si scioglie nel sangue. A causa di questa sua composizione necessita, per poter essere trasferito dal fegato agli organi periferici, di essere trasportato da speciali strutture dette “lipoproteine” (una lipoproteina è una particella caratterizzata da un cuore lipidico avvolto da un guscio proteico). Le lipoproteine più note sono le HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”) e le LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”).
Queste ultime sono fondamentali per distribuire il colesterolo alle cellule in grado di sfruttarlo a proprio vantaggio ma, se in eccesso, possono”modificarsi” a causa di agenti ossidanti come i radicali liberi e depositarsi sulle pareti dei grossi vasi
arteriosi. In tal caso andrebbero ad ostacolare il flusso sanguigno, ridurre l’elasticità delle pareti delle arterie e favorire la formazione di trombi.

“Per impedire queste pericolose conseguenze è molto importante consumare un’ampia varietà di alimenti antiossidanti. Un alimento  indicato nel controllo del colesterolo è la crusca di avena; se consumata tutti i giorni interviene efficacemente nella riduzione dei valori LDL. La porzione quotidiana è di circa 40g.”

Le HDL, al contrario, sono in grado di raccogliere l’eccesso di colesterolo e riportarlo al fegato senza rischio di ossidarsi o depositarsi lungo il percorso. Dal fegato il colesterolo “di scarto” verrà riversato nell’intestino ed in parte espulso con le feci.

Lipoproteine, due facce della stessa medaglia

Queste importanti differenze rendono fondamentale affidarsi al nostro medico per individuare i corretti valori di entrambe ed imparare a contrastare, nel caso in cui fosse necessario, il vero nemico senza arrecare danni al “colesterolo alleato”.

Spesso il problema del colesterolo in eccesso non viene affrontato nell’immediato perché asintomatico, tuttavia tenere sotto controllo i valori è possibile con le normali analisi del sangue. Il controllo e la prevenzione sono fondamentali, sin dall’adolescenza.

Alcuni laboratori rilevano esclusivamente la concentrazione plasmatica di colesterolo totale, colesterolo HDL e trigliceridi, calcolando poi il colesterolo LDL attraverso la semplice formula di Friedwald:
Colesterolo LDL = colesterolo totale – (colesterolo HDL + (trigliceridemia/5))

I livelli di colesterolo dovrebbero essere controllati ogni 2 anni negli adulti sani, in particolare ogni 12 mesi dopo i 50 anni.

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