Alimentazione cattiva e tumore al seno

Ci ammaliamo di cancro sempre più presto. Se è vero che i tumori restano patologie legate all’invecchiamento e che 6 malati su 10 hanno più di 65 anni, bisogna anche prendere atto che un numero crescente di studi scientifici mette in luce un aumento dei casi in persone più giovani. Dopo l’allarme lanciato poche settimane fa per le neoplasie al colon in ragazzi e uomini prima dei 55 anni, è ora la volta del tumore al seno in donne in pre-menopausa. Colpa soprattutto di un’alimentazione scorretta, dei chili di troppo e del poco sport.

Oltre 45mila donne seguite per quasi 20 anni

In uno studio appena pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, i ricercatori dell’Università di Los Angeles guidato da Karin B. Michels hanno analizzato i dati relativi a oltre 45.200 donne coinvolte in una vasta indagine americana (il Nurses’ Health Study II), condotto su infermiere intervistate nel 1998, quando avevano un’età compresa tra 33 e 52 anni. Le partecipanti hanno risposto a un questionario sulla loro alimentazione quotidiana e sono state intervistate più volte e seguite per quasi 20 anni.

«Il cancro al seno impiega molti anni per svilupparsi – spiega Michels, direttore dell’Epidemiologia alla University of California – e volevamo verificare se una dieta scorretta nelle prime fasi di vita di una donna potesse far crescere il rischio di ammalarsi successivamente. Un’alimentazione con poche verdure e un elevato consumo di soft drink zuccherati, zuccheri raffinati e carboidrati, carni rosse e lavorate e margarina è stata già associata ad alti livelli di infiammazione nel sangue. Restava da verificare se tutto questo avesse un ruolo anche per il carcinoma mammario».

Per chi fa un’alimentazione scorretta in adolescenza il rischio cresce del 35%

Nei quasi 20 anni di osservazione, 870 intervistate hanno ricevuto la diagnosi di cancro al seno prima della menopausa e 490 dopo. In base alle loro risposte sul regime dietetico, le donne erano state suddivise in gruppi che assegnavano loro un punteggio in base al tasso d’infiammazione registrato da marker ben definiti nel loro sangue. I risultati dell’analisi mostrano che quelle con le votazioni più alte per una dieta a «elevata infiammazione» durante l’adolescenza hanno il 35% di probabilità in più d’ammalarsi di carcinoma mammario in pre-menopausa rispetto alle partecipanti con il punteggio più basso. E se si osservano i dati relativi al cibo assunto da adulte, il pericolo cresce del 41%.

«Le nostre conclusioni – dice Michels – rivelano che l’abitudine a un’alimentazione che, durante l’adolescenza e i primi anni dell’età adulta, promuove uno stato infiammatorio cronico può far crescere il rischio d’ammalarsi di tumore al seno da giovani, prima della menopausa. Servono studi più mirati e accurati per averne la certezza, ma questo dato deve certamente far riflettere».

Ogni giorno in Italia almeno 30 nuovi casi di tumore in persone under 40

È stato scientificamente dimostrato che con una dieta sana e un’attività fisica costante cala il rischio di malattie cardiovascolari e di ben 13 tipi diversi di cancro, tra cui quello al seno. E che mettere su troppi chili nel corso degli anni fa crescere il pericolo di quelle forme cancro che sono legate all’obesità. Secondo le statistiche, ogni giorno in Italia vengono diagnosticati almeno 30 nuovi casi di tumore in persone che hanno meno di 40 anni: in totale, circa 5mila donne all’anno si ritrovano a fare i conti con la malattia in giovane età. Sebbene nella stragrande maggioranza dei casi il tumore al seno colpisca dopo i 50 anni (in Italia sono 48mila le nuove diagnosi ogni anno), l’incidenza nelle 30-40enni è in crescita e sono circa 3mila le italiane che ogni anno scoprono questa malattia prima dei 40 anni.

Fonte: corriere.it/salute

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