Un robot in sala operatoria

Il robot Da Vinci della Intuitive Surgical è un sistema di chirurgia robotica. Viene utilizzato comunemente nella procedura di rimozione della prostata, nella sostituzione della valvola cardiaca e nelle procedure di chirurgia ginecologica, ma può essere usato per qualsiasi procedura chirurgica addominale o toracica. Si compone di quattro bracci robotici. Tre di essi sono strumenti che mantengono oggetti quali bisturi, forbici, bovie o strumenti di elettrocauterizzazione. Il quarto braccio sostiene una telecamera con due lenti che consente al chirurgo una completa visione in stereoscopia dalla consolle. Il chirurgo rimane seduto presso un pannello di controllo e guarda attraverso due mirini un’immagine tridimensionale della procedura mentre manovra i bracci con due pedali e due controlli manuali.

Da una parte le barelle, dall’altra i primati

A Napoli è attivo il Gruppo robotico inter-ospedaliero (Grio), coordinato da Guido De Sena, che riunisce Policlinico Federico II, Pascale, Monaldi e Cardarelli. Tra i più recenti primati della sanità napoletana va registrato l’intervento di lobectomia (resezione di un lobo polmonare) effettuato su un paziente 62enne ricoverato nella Chirurgia toracica dell’ospedale Cardarelli di cui è responsabile Gianluca Guggini, allievo di Guglielmo Monaco. L’équipe si è avvalsa della collaborazione di Franca Melfi che in Toscana dirige uno dei centri italiani più avanzati di robotica. Il protocollo chirurgico condotto con il robot Da Vinci è uno dei pochissimi effettuati su tutto il territorio nazionale, per la rimozione di un carcinoma del polmone.

Un robot che assiste il chirurgo

Tra le peculiarità che caratterizzano il Da Vinci, la possibilità di effettuare manovre estremamente precise grazie alla capacità del braccio robotico di muoversi a 360 gradi. Una prerogativa che il polso umano non possiede, visto il limitato angolo di azione della nostra articolazione. «Un intervento – sottolinea il manager Ciro Verdoliva – che permette una dissezione anatomica limitata al lobo polmonare effettivamente interessato dal cancro, su un paziente affetto anche da altre patologie, come diabete e broncopneumopatia cronico ostruttiva. Insomma, era un candidato ideale per la chirurgia robotica finalizzata anche a ridurre le complicanze postoperatorie e un più rapido recupero funzionale ». Sul traguardo del Cardarelli interviene il compiaciuto commento su Fb del governatore De Luca: «Alta professionalità, lavoro d’équipe, tecnologie avanzatissime, sinergia con gli altri ospedali. Ancora un esempio di eccellenza per la sanità campana».

Fonte: napoli.repubblica.it

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