Perchè la glicemia va tenuta sotto controllo

La glicemia è la concentrazione degli zuccheri (glucosio) nel sangue e le sue alterazioni possono indicare un pericolo per la salute. Ad esempio, l’iperglicemia – condizione in cui la concentrazione ematica di zuccheri è superiore alla norma – può essere associata al diabete e aumenta il rischio cardiovascolare, mentre l’ipoglicemia – in cui le concentrazioni ematiche di zuccheri sono al di sotto della norma – può essere il sintomo di problemi al fegato, ai reni o alla tiroide. Per questo è molto importante mantenerla sotto controllo.

Un semplice prelievo

Per misurare la glicemia è sufficiente l’analisi di un campione di sangue. In genere il prelievo viene effettuato al mattino, a digiuno da almeno 8 ore. In alcuni casi possono invece essere effettuati più prelievi nell’arco della giornata: tutto dipende dallo scopo dell’analisi prescritta. Se, ad esempio, si vuole accertare un sospetto di diabete, si può ricorrere al test da carico orale di glucosio, che richiede due prelievi di sangue per la misurazione della glicemia prima e dopo l’assunzione di una bevanda contenente una quantità definita di zucchero.

I valori di riferimento

La glicemia è considerata nella norma quando i suoi valori a digiuno sono compresi tra 70 e 100 milligrammi per decilitro di sangue (mg/dl), mentre valori pari o superiori a 126 mg/dl corrispondono al diabete. Le situazioni intermedie in cui la glicemia è compresa tra 100 e 125 mg/dl vengono invece definite di pre-diabete.

Livelli ed esami

Le soglie di “normalità” possono cambiare in base al tipo di misurazione effettuata. Quando la glicemia viene misurata nell’arco della giornata si inizia a sospettare il diabete a partire da valori pari a 200 mg/dl. Nel caso del test da carico orale di glucosio si parla di diabete quando la glicemia è uguale o superiore a 200 mg/dl a 2 ore di distanza dall’assunzione dello zucchero. Un’iperglicemia contenuta può passare inosservata: da qui l’esigenza di monitorare periodicamente i livelli glicemici. Il controllo, secondo le indicazioni mediche, può essere utile per personalizzare la terapia farmacologica in relazione alle effettive esigenze dell’organismo.
Non bisogna dimenticare che i valori di riferimento possono differire anche a seconda del laboratorio di analisi che li ha misurati. Per questo per una corretta interpretazione dei risultati della misurazione della glicemia è sempre bene rivolgersi al proprio medico.

Abbassare la glicemia

Non superare i valori di riferimento diviene di fondamentale importanza per scongiurare le temibili complicanze acute e croniche legate a livelli eccessivamente alti di glucosio nel circolo sanguigno. Si tratta di un’esigenza diffusa tra i pazienti diabetici, il cui organismo produce quantità insufficienti di insulina o risulta scarsamente sensibile alla sua azione.

L’importanza dell’attività fisica

Durante la giornata la glicemia non è stabile, ma varia in relazione ai pasti consumati, alla quantità e qualità del cibo ingerito, al livello di attività fisica.
Uno dei rimedi più semplici ed efficaci per abbassare la glicemia è rappresentato dall’esercizio fisico. Se a riposo il tessuto muscolare necessita di insulina per assorbire il glucosio dal sangue, durante l’attività fisica intensa riesce a captare il glucosio ematico anche in assenza o carenza di questo ormone. Ciò spiega come mai l’attività sportiva sia un’utilissima medicina nella prevenzione dell’insulino resistenza e nel trattamento del diabete mellito.

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