La menopausa e il periodo che la precede sono due momenti delicatissimi nel corso della vita femminile. Oggi l’aspettativa di vita più elevata ha spostato più in là negli anni anche l’inizio della menopausa. Recenti statistiche hanno dimostrato che nei paesi del Sud, le donne entrano più tardi in menopausa rispetto a ciò che avviene nei paesi scandinavi.
In Italia, l’età media dell’esordio della menopausa è intorno ai 50-52 anni di età. Questo dato è, per chiari motivi, soggetto a innumerevoli variazioni a seconda dei singoli casi.
Ma cosa succede al corpo della donna quando entra in menopausa? Menopausa significa tecnicamente arresto delle mestruazioni ma questo termine include ulteriori e molteplici sfumature, che riguardano non soltanto il corpo bensì l’intera sfera psichica della donna. Infine, esiste una correlazione molto stretta tra gravidanza e premenopausa.
I sintomi della menopausa
Benché i sintomi della menopausa siano comunque soggettivi sia nella specificità che nell’intensità, esiste una sintomatologia comune e facilmente identificabile. Possiamo parlare di un periodo, detto genericamente premenopausa, in cui si manifestano alcuni sintomi tipici come vampate di calore, sudorazione notturna e insonnia. Questi segnali compaiono ben prima della menopausa vera e propria e sono attribuibili a una produzione minore e più irregolare di estrogeni.
Con l’esordio vero e proprio della menopausa, compaiono poi altri tipi di disturbi come, per esempio, secchezza diffusa, aumento di peso, elevati livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue e così via. La buona notizia è che a oggi esistono numerose terapie e strategie che possono rendere più morbido il passaggio dall’età fertile al climaterio.
Premenopausa dolce
Il climaterio non è un momento facile per la donna, e non soltanto da un punto di vista fisico. I cambiamenti che portano verso la menopausa sono in gran parte anche emotivi: alleviare i fastidi della premenopausa, quindi, diventa un grande aiuto per poter vivere il periodo in modo più sereno. Per esempio, spesso alle donne in premenopausa viene consigliata l’assunzione della pillola anticoncezionale a basso dosaggio di estrogeni, efficace soprattutto sulle vampate di calore.
Oppure, quand
o i sintomi influenzano in larga parte l’aspetto psichico della vita femminile, i medici specialisti orientano verso consulti di tipo psicologico e, spesso, verso l’assunzione di farmaci ansiolitici o antidepressivi. Ma tutto dipende dal singolo caso e dalla sua specificità nella sintomatologia.
Molto fa anche lo stile di vita: dieta sana e corretta, attività fisica regolare, abbandono del fumo e riduzione del consumo di alcolici, attenzione alla qualità del riposo notturno.
Gravidanza
Uno dei dubbi più frequenti delle donne che stano per entrare in menopausa, è se sia possibile rimanere incinta nel periodo del climaterio. Innanzitutto, diventa importante precisare che la menopausa inizia ufficialmente quando le mestruazioni si interrompono per almeno 12 mesi consecutivi.
Altrimenti, si è ancora in fase di premenopausa ed è possibile, benché raro, restare incinta. Quindi se si manifestano le prime avvisaglie come vampate di calore o sudorazione notturna anomala ma il ciclo compare ancora, è necessario non sospendere l’uso di metodi anticoncezionali se non si desidera una gravidanza.
Diagnosi della premenopausa
La premenopausa può essere diagnosticata tramite dosaggi ormonali, in cui viene verificato il calo della produzione di estrogeni. Ma la sintomatologia caratteristica può rappresentare già una buona premessa per allertarsi riguardo a controlli e cambiamenti nelle abitudini, nello stile di vita.
Per esempio, la premenopausa può essere preceduta da cicli mestruali più brevi di 28 giorni o più irregolari, ma anche da flussi molto abbondanti e da episodi di spotting. Dal punto di vista emotivo, oltre a insonnia e aumento dell’ansia, si possono rilevare anche sbalzi d’umore frequenti e uno stato prolungato di allerta o tensione psichica apparentemente immotivate.
Se consideriamo che la fase di premenopausa può durare anche fino a 10 anni, è più che mai importante sottoporsi a controlli ginecologici periodici e orientarsi in modo attento nella scelta del medico specialista.
Fonte: starbene.it
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