In questo periodo hai più sete del solito, fai pipì con maggior frequenza e il tuo appetito è aumentato. I tuoi sintomi potrebbero essere legati a un’intolleranza ai carboidrati: l’insulina, ormone delegato alla distribuzione degli zuccheri, non riesce a far penetrare il glucosio all’interno delle cellule come dovrebbe, e così questa sostanza si accumula nel sangue. La tua è una situazione di malessere da non sottovalutare, perché può essere l’anticamera del diabete.
L’esame
Oggi c’è un test mirato che può smascherarla subito. È l’emoglobina glicata, o G Hb, un indicatore dell’andamento dei tassi degli zuccheri nel sangue nel corso degli ultimi 2-3 mesi. È quindi più sensibile della “semplice” glicemia che scatta “un’istantanea” e che può risultare falsata per colpa dell’alimentazione del giorno precedente il prelievo: basta aver consumato una fetta di torta a pranzo perché i suoi valori si innalzino. L’emoglobina glicata va effettuata a digiuno ed è ok se i risultati sono compresi fra 20 e 39 mmol/mol. Se invece sono fra 40 e 47 mmol/mol, significa che devi darti da fare con la dieta e un corretto stile di vita, per evitare che evolva in diabete.
La cura
Fare attività fisica di tipo aerobico (corsa leggera, nuoto lento, cyclette, camminare a passo sostenuto), perché aiuta a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue.
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