Le zanzare non sono più quelle di una volta

Se ultimamente le punture di insetti vi sembrano più fastidiose, non vi siete sbagliati. Secondo la Federazione dei medici di emergenza e urgenza (Fimeuc), dal 2011 in poi l’esercito delle zanzare è diventato più agguerrito.

Le zanzare sono le compagne onnipresenti delle nostre estati e ogni anno un po’ tutti siamo puntualmente “divorati”. Quest’anno, complice quest’ondata di caldo “anomala”, le zanzare sono arrivate pronte a darci fastidio in anticipo. Attraverso la puntura, l’insetto può iniettare nella pelle del veleno, allergeni o altre componenti metaboliche irritanti e responsabili di dolore, prurito, arrossamento, gonfiore e, nelle persone suscettibili, reazioni allergiche anche gravi. Le punture di zanzara non causano generalmente reazioni importanti, salvo che non fungano da “vettori” per particolari microrganismi patogeni (virus, batteri e parassiti), che in realtà vivono all’interno di questi insetti.

L’ultima “paura” è quella della chikungunya (vocabolo di un dialetto locale della Tanzania), una malattia che può causare dolori articolari particolarmente acuti, trasmesso dalla zanzara tigre.
Si tratta di un virus originario di Asia ed Africa e per il quale, al momento, non esistono cure o vaccini. Sarebbe già arrivato negli Usa e si teme che posso sbarcare presto anche in Europa e quindi in Italia.

L’altro spettro che risale dal meridione è quello dell’ultima arrivata, la zanzara leopardo, della stessa famiglia della famigerata zanzara tigre, ma differente per inquietanti aspetti.

La zanzara leopardo è grande per tre volte rispetto alla comune zanzara tigre ed è caratterizzata da tre righe gialle sul corpo.

E’ molto conosciuta nelle zone africane dove è nota come Nuvola da sballo. La sua puntura sarebbe meno fastidiosa sulla pelle, ma darebbe stati di allucinazione per qualche minuto, grazie a sostanze come codeina e acido lisergico.

In Italia ci sono 60 specie di zanzare.

“Strano ma vero: in alcuni paesi come l’Islanda e le isole Faro sembra che non ci siano zanzare. Secondo l’entomologo Erling Ólafsson dell’Istituto islandese di storia naturale, il freddo non c’entra: in Norvegia, per esempio, le zanzare ci sono. Potrebbe invece dipendere dalla chimica dell’acqua e della terra.”

Eruzioni cutanee da punture di zanzara

Le conseguenze del “morso” di zanzara sono costituite da eruzioni cutanee pruriginose, che possono scatenare una reazione allergica. Possiamo suddividerle in due reazioni:

  • Normoreattiva: prurito che compare entro pochi secondi e permane per circa 30 minuti; comparsa del pomfo; eritema ed edema; regressione dello stesso entro i 30-120 minuti
  • Iperreattiva: pomfo di maggiori dimensioni che permane e supera a volte le 24 ore; evoluzione in papula che permane anche fino a 10 giorni; successiva formazione di vescicola con secrezione sierosa; riparazione dopo 10 giorni dalla comparsa della papula; possibile ipercromia o ipocromia, ovvero macchie scure o chiare. I soggetti che presentano papule resistenti sono considerati allergici.

Il problema “prurito” non va sottovalutato perché è naturalmente seguito dal grattamento e dalla successiva e probabile infezione. In particolar modo nei bambini è difficile evitare un tale evento.
Le zanzare appaiono sempre più grosse, più aggressive (attaccano incuranti anche di giorno) ma anche più lente e facili da colpire. Sono meno “sveglie” di una volta.

Come correre ai ripari

Il pericolo, superato il terribile fastidio, si presenta soprattutto se si viaggia in zone a rischio. È bene quindi adottare alcune precauzioni:

  • applicare sulla cute sostanze repellenti. Una delle più efficaci è la DDT (dietiltoluamide). È fondamentale provvedere ad applicazioni frequenti (ogni 2-4 ore o meno in caso di sudorazione o bagni) per mantenere l’efficacia. Il repellente non va applicato repellente su mucose e abrasioni, e mai sulla pelle dei bambini di età inferiore ai 12 mesi (meglio servirsi dei preparati ad uso pediatrico). Esistono repellenti particolari, contenenti permetrina, che possono essere usati per impregnare abiti e zanzariere. I repellenti chimici però sono spesso dannosi, sia per l’ambiente che per il nostro corpo che li assorbe e non riesce a metabolizzarli, inoltre molte zanzare non muoiono, ma si adattano. Per questo motivo con l’abuso di repellenti chimici si sta creando una specie resistente agli insetticidi.
  • dormire in camere con aria condizionata, meglio se impregnata con sostanze repellenti, e zanzariere da montare sopra il letto.
  • utilizzare un ventilatore.
  • munirsi di spirali fumogene (i cosiddetti zampironi) o altri insetticidi a base di piretro da utilizzare in condizioni di necessità.
  • indossare capi di vestiario in fibre naturali, inoltre, può fungere da deterrente, soprattutto quando andiamo a dormire.

“Le zanzare riescono rilevare l’anidride carbonica fino a 30 metri di distanza. Dal momento che noi espiriamo anidride carbonica attraverso il naso e la bocca, le zanzare sono attratte dalla nostra testa e ci girano intorno disturbando sistematicamente il nostro sonno con il loro inconfondibile ronzio.”

Metodi per un naturale sollievo

Se nonostante le precauzioni prese non siete riusciti a tenere le zanzare lontane e avete capito che pungono proprio voi e non gli altri, allora è il momento di passare ai rimedi naturali più efficaci.

  • Sale: Acqua e un cucchiaio di sale possono aiutare a ridurre l’infiammazione. Utilizzate un batuffolo di cotone e imbevetelo nella soluzione tamponando la puntura per qualche minuto.
  • Limone: Il limone è molto efficace per lenire gonfiore e pruriti causati da morsi di zanzare; spremete il succo di limone e strofinatelo sulla zona interessata per sentire subito sollievo.
  • Miele: Il miele contiene importanti proprietà antibatteriche che possono essere efficaci per contrastare la sensazione di dolore provocata dalla puntura di una zanzara. Il miele va applicato sulla zona interessata coprendola con una garza. Lasciatelo agire per circa 30 minuti e sentirete il gonfiore ridursi.
  • Cipolla: La cipolla contiene ammoniaca, che ha efficaci qualità antibiotiche in grado di diminuire il gonfiore. Chiaramente l’odore sulla vostra pelle non sarà tra i più piacevoli, ma applicare mezza cipolla sull’area morsa lasciandola per circa cinque minuti rappresenta un modo efficace per concedervi un po’ di sollievo dal prurito.
  • Buccia di banana: Frutto dall’alto contenuto di potassio e spuntino ideale per chi pratica sport, la banana è anche un rimedio naturale per alleviare il prurito. È la sua buccia che agisce da agente anti-insetti: strofinandola sulla zona interessata dovrebbe ridurre il fastidio.
  • Lavanda: La lavanda è una pianta che possiede efficaci qualità antibatteriche e antisettiche. Se avete la fortuna di averla in casa, in caso di puntura strofinatela nella zona interessata e in pochi minuti avvertirete il beneficio.
  • Fico: Il succo del fico può svolgere un’azione lenitiva attenuando il fastidio e il gonfiore della parte interessata dal morso di zanzara. Spalmatelo sulla parte del corpo che è stata pizzicata e proverete immediatamente una sensazione di sollievo.
  • Ghiaccio: Per contrastare l’infiammazione di una puntura potete applicare sulla parte interessata un sacchetto con del ghiaccio tritato, che ridurrà il dolore alleviando il prurito.
  • Aloe: Come per la lavanda, siamo di fronte a una pianta che è nota per le proprietà lenitive: le sue foglie sono efficaci per diminuire l’infiammazione della puntura di zanzara.

“Con qualche pezzo di legno e dei chiodi è possibile costruire una bat box, cioè una casetta per pipistrelli da installare all’esterno delle abitazioni. Un ottimo rimedio naturale contro le zanzare visto che ogni pipistrello ne mangia 2000 per notte.”

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