Il glaucoma è una malattia dell’occhio che danneggia gradualmente, in modo lento ma grave, il nervo ottico provocando alterazioni del campo visivo con limitazioni della visione periferica, che tende man mano a restringersi fino alla sua completa scomparsa. Secondo alcune fonti, colpisce oltre 55 milioni di persone sulla terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta. In Italia, si stima che circa un milione di persone ne siano colpite, ma si calcola che la metà dei malati non ne sia a conoscenza.
Da cosa è causato il glaucoma
Il glaucoma è tipicamente caratterizzato da un aumento della pressione all’interno dell’occhio (pressione intraoculare, IOP) dovuta alla mancanza di deflusso dell’umore acqueo, il liquido trasparente ed incolore che riempie quella porzione dell’occhio. Esistono però anche forme, più rare, in cui la IOP non risulta elevata.
Nell’occhio esistono meccanismi di regolazione che tendono a mantenere più o meno costante la pressione al suo interno. I valori normali sono compresi tra i 16 mmHg (millimetri di mercurio) e i 21 mmHg. Si parla, quindi, di ipertensione oculare in presenza di valori superiori a 21-22 mmHg. Abbassando la IOP si può ridurre il rischio di danno al nervo ottico e al campo visivo.
Esistono quattro tipi principali di glaucoma
• Il glaucoma primario ad angolo aperto è la forma più frequente di glaucoma cronico. Progredisce molto lentamente, interessando la popolazione più anziana e provocando una graduale riduzione della visione periferica.
• Il glaucoma ad angolo chiuso è la forma che interessa l’adulto. È meno frequente del glaucoma ad angolo aperto, e può verificarsi lentamente (forma cronica) o può svilupparsi rapidamente (forma acuta) con un improvviso e doloroso aumento di pressione oculare conseguente al mancato defluire dell’umore acqueo.
• Il glaucoma secondario, è la forma che si verifica principalmente in seguito ad alcune malattie come il diabete, l’ipertensione arteriosa, ma anche come conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci, di alcune patologie tumorali oculari o endocraniche, malattie proliferative ed emorragiche, oppure di ferite e traumi, spesso sportivi, che comportino la chiusura dell’angolo.
• Il glaucoma congenito è una forma che interessa neonati o bambini molto piccoli. È causato da una anomalia dell’occhio che provoca fotofobia (fastidio alla luce) e lacrimazione eccessiva. È raro perché avviene in circa 1 caso su 30.000 nati.
Prevenire i danni del glaucoma
La limitazione visiva e la perdita della vista provocati dal glaucoma si possono prevenire, purché la malattia sia accertata e curata prima possibile. È quindi molto importante sottoporsi a controlli oculistici regolari, che includano la misurazione della pressione intraoculare, così da poter scoprire la malattia nelle fasi iniziali quando ancora non causa disturbi.
Un corretto e tempestivo trattamento aiuta, infatti, a rallentare o a fermare la malattia. Per questo si raccomandano una visita oculistica con il controllo della pressione oculare ogni anno a partire dall’età di 40 anni, se non si hanno fattori di rischio, e più frequentemente se si è ad alto rischio o si hanno più di 65 anni, anche se non ci sono sintomi.
Fonte: issalute.it
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