Donne, diabete e tumori

Le donne diabetiche si ammalano più frequentemente di tumore rispetto a quelle non affette da diabete e hanno una minore attesa di vita dopo la diagnosi: sono le principali conclusioni dello studio relativo al rischio di neoplasia effettuato dal Dipartimento di Epidemiologia Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Aviano, in provincia di Pordenone. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Cancer Epidemiology.

La ricerca

I ricercatori italiani, coordinati da Diego Serraino, hanno messo sotto osservazione oltre 32.000 persone con diabete tutti residenti in Friuli Venezia Giulia. Tra le 14.420 diabetiche monitorate per diversi anni, 763 hanno sviluppato un tumore, un’incidenza più alta di circa il 30% rispetto alla popolazione generale femminile. Rischi elevati che, nelle donne sottoposte ad almeno tre anni di screening, sono stati riscontrati per il tumore del fegato, del pancreas (di 3 volte) e della mammella (+24%). Risultati noti nella letteratura medica, ma per la prima volta dimostrati anche nel Nord Italia.

Maggiori rischi per la salute

La sorpresa più grande, in termini negativi, è giunta dallo studio dell’attesa di vita delle donne diabetiche dopo la diagnosi di tumore: tra le 206 che avevano sviluppato una neoplasia della mammella a fronte della diagnosi di diabete, la sopravvivenza dopo 5 anni era del 12% inferiore rispetto a quelle non diabetiche (71% vs 83%). Un gap significativo e poco conosciuto, attribuibile in buona parte al diabete e alle sue molteplici complicanze.
Questi dati, originali, sottolineano al CRO, “mettono ulteriormente in luce la necessità di particolare attenzione medica delle donne diabetiche”.

Prevenzione del diabete

Familiarità, stile di vita, peso e sedentarietà rappresentano dei fattori di rischio precisi per il diabete. I soggetti che hanno il maggiore rischio di diventare diabetici sono quelli che hanno più di 45 anni, parenti di diabetici, in sovrappeso, sedentari, con ipertensione o alterazioni del metabolismo dei grassi. Questi soggetti dovrebbero effettuare un check-up di controllo una volta all’anno. Il sovrappeso, l’obesità, la sedentarietà e una dieta ipercalorica e ricca in grassi di origine animale e colesterolo favoriscono l’insorgenza del diabete. In conclusione una dieta equilibrata volta ad ottenere una riduzione del peso di almeno il 5-7% (4- 5.5 kg per una persona di 80 kg) unita ad un esercizio fisico moderato, come una passeggiata di buon passo di almeno 20- 30’ al giorno, è in grado di ridurre di oltre la metà la probabilità di diventare diabetici per le persone che hanno diversi fattori che predispongono alla malattia.

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