Il concetto di “marcatori tumorali” è spesso associato in modo diretto alla possibile presenza di una neoplasia. Per fortuna, però, non sempre è così. Cerchiamo dunque di capire cosa sono i marcatori tumorali, e cosa possono indicare.
Dove si trovano i marcatori tumorali e cosa possono indicare?
L’analisi del sangue può fornire al medico una lunga ed utilissima serie di informazioni circa lo stato di salute del paziente.
La gamma degli esami che si possono effettuare sul sangue è piuttosto vasta e può indicare se egli soffre di diabete, se ha problemi alla tiroide, una carenza di ferro e così via. Si tratta solo di esempi, e naturalmente qualunque processo diagnostico non si può e non si deve esaurire al solo esame del campione ematico.
Lo stesso vale per i marcatori tumorali che, se individuati nel sangue, possono essere indicatori di diverse patologie ma che da soli non sono sufficienti a stabilire una diagnosi precisa.
Quanti tipi di marcatori tumorali esistono? Cosa possono indicare?
I marcatori tumorali che si possono misurare sono davvero innumerevoli. Va detto, tuttavia, che la presenza di un marcatore tumorale non rappresenta un’automatica diagnosi di presenza di una neoplasia.
La presenza di uno o più marcatori nel sangue a dosaggi non particolarmente elevati può anche indicare, per esempio, un’infiammazione in corso. Un’eventuale diagnosi di tumore si potrà fare solo sulla base di diversi fattori concomitanti.
Ci riferiamo alla presenza di dosaggi importanti di marcatori nel sangue, e di uno o più referti positivi provenienti da altre indagini di tipo strumentale.
La misurazione dei marcatori tumorali è sempre affidabile?
Non sempre. In generale, conviene sapere che anche l’eventuale presenza di una patologia benigna in un determinato organo può indurre il rilascio dei marcatori.
I marcatori presenti nel sangue in quel caso sarebbero gli stessi che indicherebbero invece la presenza di una neoplasia proprio in quello stesso organo. E non solo: alcuni farmaci possono interferire con l’esito degli esami del sangue.
Anche la presenza di ciclo mestruale in atto oppure un recente rapporto sessuale in un paziente di genere maschile possono innescare un rilascio dei marcatori.
In questo caso, si tratta degli stessi che solitamente si usano per rilevare il tumore dell’ovaio e della prostata rispettivamente.
Cosa possiamo quindi concludere?
Comprendere cosa sono i marcatori tumorali è utile ed importante ma non dimentichiamo di affidarci sempre a medici preparati ed esperti, che sapranno guidarci nel processo diagnostico proteggendoci da eventuali allarmismi ed illustrandoci la nostra situazione clinica in modo serio ed accurato.
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