Calcio e cibo spazzatura: sfida impari

Qualunque sia la squadra del cuore c’è sempre una costante in grado di accomunare i tifosi, sopratutto se rilassati sul divano a guardare la partita in tv: il cibo spazzatura!

Un rito propiziatorio

In previsione di una partita il rito è pressappoco simile: immancabile tappa al supermercato per acquistare bevande gassate e “cibi veloci” da poter consumare preferibilmente senza posate comodamente seduti davanti alla tv.
Solitamente si prediligono patatine, stuzzichini (spesso fritti), pizze o focacce condite, ma anche gelato o snack sia dolci che salati. Insomma, che si abbia o no il tempo per cucinare qualcosa di sano, la sera della partita via libera a fornelli spenti e alimenti preconfezionati.

L’ingannevole, saporito cibo spazzatura

L’espressione cibo spazzatura (junk food), comunemente riferito ai prodotti alimentari ricchi di calorie ma di scarso valore nutritivo, fu coniata nel 1972 da Michael Jacobson, direttore del Center for Science in the Public Interest di Washington (USA) che disse: «Le bibite sono la quintessenza del junk food, tutto zucchero e calorie senza nessun nutriente. Gli americani stanno affogando nelle bibite».
I produttori di cibo spazzatura lavorano su una perfetta combinazione per creare l’iper-palatabilità, una nuova e amplificata sensibilità ai gusti arricchiti con sali, zuccheri e grassi che eccita il cervello, è stato inoltre dimostrato come il junk food riduca l’appetito per i nuovi sapori.

Il junk food agisce sui recettori della dopamina (e dunque sull’organismo) come le droghe, spingendo verso la dipendenza chi ne consuma abitualmente, per questo motivo si tende a perseverare nel consumo di alcuni alimenti sentendone addirittura la mancanza in alcuni casi nonostante siano quasi privi di nutrimento.

“Le statistiche dimostrano che il consumo di cibo spazzatura diminuisce nei paesi che regolano la pubblicità che ha come soggetto il junk food come Australia (proibita qualsiasi pubblicità di alimenti per i minori di 14 anni), Olanda (niente pubblicità di dolci per i minori di 12), Svezia (non è permesso usare personaggi dei cartoni animati per la pubblicità) e Norvegia (proibita qualsiasi forma di pubblicità rivolta ai bambini).”

Buone notizie per la squadra vincente

Il cibo, si sa, è consolatorio, e più ci si sente giù di morale e più si tende a cercare alimenti pieni di grassi, zuccheri e sale. Quella che molti considerano un’esperienza abituale è stata confermata da uno studio francese. Lo studio ha evidenziato le differenze tra il comportamento dei fan delle due squadre (la vincente e la perdente): i tifosi della squadra che aveva perso, in media, aumentavano il quantitativo di grassi saturi del 28%, mentre gli altri solo del 16%. Secondo questi dati la squadra vincente sarà meno tentata e quindi meno danneggiata dal cibo spazzatura.

Junk food nemico del benessere

Pizze, focacce e patatine sono i tipici alimenti “uno tira l’altro” e questo rappresenta un problema da un punto di vista digestivo. Il cibo consumato durante la partita come le bevande gassate, gli alimenti troppo salati, i caffè, i cibi piccanti e gli alcolici, oltre al fumo, sono molto spesso mal tollerati da chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile, volgarmente chiamata colite e, se assunti in grandi quantità, possono dare origine a dolori addominali e gonfiore. Inoltre il cibo spazzatura è spesso associato ai cosiddetti grassi idrogenati che possono risultare particolarmente dannosi per l’organismo, infatti l’abuso di acidi grassi alza il livello del colesterolo cattivo (LDL) e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

Consigli per una sana visione

Basta fermarsi a riflettere per un secondo e risulta chiaro come, sopratutto in Italia, sia possibile scegliere del cibo sano da consumare davanti alla tv.
La dieta mediterranea è ricca di alimenti di questo genere, ad esempio potremmo scegliere di prepararci alla visione con un po’ di anticipo con delle pizze fatte in casa o concederci addirittura un misto di frittura utilizzando in entrambi i casi l’ olio extravergine d’oliva. Quest’ultimo infatti è ricco di Omega 3 e Omega 6, i preziosi acidi grassi polinsaturi che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e di polifenoli e vitamina E, dall’azione antiossidante.
Veloci da preparare e saporiti, i panini sono un altro possibile alleato, potremmo prediligere una farcitura con insalata, pomodori rossi o verdure grigliate, da abbinare al prosciutto o alla bresaola e a un formaggio a basso contenuto di grassi, come il fiordilatte.
Per quanto riguarda le bibite meglio preferire un buon salutare bicchiere di vino rosso, fonte di resveratrolo (un flavonoide contenuto nella buccia dell’uva che protegge il sistema cardiovascolare) alla solita birra.
Detto questo, buona salutare visione!

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