Batteri: i nemici invisibili

Molte abitudini considerate banali, come pure l’utilizzo di oggetti d’uso quotidiano apparentemente innocui, come auricolari, tastiere ma anche aspirapolvere, possono in realtà esporci al rischio di malattie e infezioni.
Ecco come gestire la pulizia quotidiana per non correre rischi.

Telefonino
Recenti ricerche hanno scoperto batteri di ogni tipo “ospitati” sui telefonini, incluso lo stafilococco aureo, che di solito “risiede” nelle cavità nasali ma che, se penetra nel corpo attraverso un taglio o un graffio, può causare bolle ed infezioni cutanee. Non bastasse, è stato anche accertato da numerosi studi che i virus di raffreddore ed influenza possono sopravvivere sulle superfici dure (come appunto un telefono cellulare) per ben 24 ore. La soluzione? Per smartphone a prova di contagio, basta usare delle salviette antibatteriche più volte al giorno, così da tenere pulito il dispositivo.

Tastiera
Uno studio ha scoperto la presenza dell’onnipresente stafilococco sulle tastiere di pc e computer portatili, col livello di batteri pronto a triplicare come minimo nel caso in cui si divida la tastiera con altre persone. Un motivo in più per tenerla pulita ogni settimana (o quotidianamente nel caso in cui fosse condivisa) usando un panno asciutto antibatterico.

Gli auricolari
Questi dispositivi non sono solamente un veicolo privilegiato per il trasporto dei batteri, ma creano anche un ambiente caldo e umido che consente loro di crescere e moltiplicarsi, esponendo così le orecchie al rischio di contrarre infezioni anche potenzialmente pericolose. Bisognerebbe disinfettare quotidianamente gli auricolari con le salviettine antibatteriche e di non condividerli mai senza pulirli prima e dopo averli prestati.

Jeans
C’è chi sostiene che i jeans non andrebbero lavati per i sei mesi successivi all’acquisto per permettere al colore di fissarsi e ai pantaloni di adattarsi perfettamente al corpo: questi stessi consigliano quindi di rimuovere le eventuali macchie con uno spazzolino da denti e di mettere i jeans nel freezer per uccidere tutti i batteri.
Tutte sciocchezze! Se si suda si formano i batteri che, in presenza di eventuali tagli, possono facilmente penetrare nella pelle, causando infezioni o bolle.

Reggiseno
Un approccio frequente (ovvero, ogni tre o quattro volte che viene indossato) ma delicato (a mano in acqua calda e shampoo per bambini): questo sarebbe il modo giusto per lavare il reggiseno senza rovinarlo.
Diverso è invece il caso dei reggiseni sportivi che vanno indossati una sola volta e quindi lavati in lavatrice a 60 gradi, che è la temperatura minima per distruggere i batteri.

Borse e portafogli
Ogni volta che si mette la borsa sul tavolo o per terra, la si trasforma in un veicolo di batteri. Il consiglio è quello di passare uno spray protettivo su borse e portafogli ancora nuovi, così che si possano successivamente pulire senza rischiare di rovinarli e di non mettere mai le borse sul pavimento, soprattutto in un luogo pubblico o in bagno.

Gli asciugamani
In un mondo ideale, gli asciugamani andrebbero sostituiti dopo tre utilizzi e messi sempre ad asciugare all’aperto, così da evitare la formazione di cattivi odori. Gli asciugamani sono pieni di cellule morte e micro-organismi e, di conseguenza, se lasciati ad asciugare in un bagno umido, creano un ambiente ideale per la riproduzione dei batteri.
È importante lavare sempre gli asciugamani a 60° e di non condividerli mai, a maggior ragione se in casa qualcuno soffre di eruzioni cutanee.

Pavimento della cucina
Uno studio dell’Università dell’Arizona ha scoperto che sotto alla
suola di una scarpa si trovano in genere 421.000 diversi batteri, fra cui il temibilissimo E.coli. Di conseguenza, entrare in cucina con le scarpe non è mai un’idea igienicamente vincente, senza contare che anche le zampe di cani e gatti, come pure l’eventuale cibo caduto per terra, rappresentano un terreno ideale per la proliferazione dei batteri.
Per raccogliere ogni residuo alimentare è buona norma spazzare il pavimento della cucina quotidianamente o comunque dopo che si è finito di cucinare, lavandolo invece con poca acqua e un detergente disinfettante almeno una volta alla settimana, così da eliminare ogni traccia di microbi.

Aspirapolvere
Puliscono tappeti e moquette, ma vanno tenuti a loro volta puliti, perché trattengono sporco e batteri di ogni tipo, come quello della salmonella, che possono finire con l’essere rilasciati nuovamente nell’aria, causando così potenziali infezioni. Per eliminare ogni rischio di contagio, è bene svuotare il contenitore della polvere dopo ogni utilizzo e controllare regolarmente le condizioni del filtro.

Dormire sonni tranquilli
Il letto è un ricettacolo di batteri, al punto da “ospitare” mediamente circa 1,5 milioni di acari, senza contare i 10 milioni di cellule epiteliali che ogni persona disperde durante il giorno. Ecco spiegato il motivo per il quale lenzuola e federe andrebbero cambiate e lavate ogni settimana ad almeno 60°, mentre cuscini e materassi dovrebbero essere aspirati ad ogni cambio di biancheria, e per distruggere ogni eventuale residuo nocivo basta usare il ferro caldo, così da eliminare definitivamente ogni potenziale minaccia.
La buona notizia? Non è necessario rifare il letto tutti i giorni. Una ricerca ha infatti dimostrato che il letto disfatto crea un ambiente più secco, disidratando gli acari e, di fatto, uccidendoli.

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