Artrite reumatoide, la diagnosi precoce migliora la qualità di vita

L’artrite reumatoide è una patologia reumatica che si manifesta con un dolore persistente alle articolazioni, talvolta accompagnato da gonfiore. Il dolore si fa sentire soprattutto di notte e al mattino, per poi attenuarsi nel corso della giornata e colpisce le giunture di mani e piedi. Questa condizione compare per lo più in persone giovani, tra i 40 e i 60 anni, ancora nel pieno della loro attività sociale, familiare e lavorativa. Anche il fumo di sigaretta e la scarsa igiene orale possono essere dei fattori di rischio di questa patologia.

Circa 450mila italiani, in sette casi su dieci donne, soffrono di questa patologia, che può essere tenuta sotto controllo e persino fermata prima che porti a una vera e propria invalidità. L’artite reumatoide viene ancora individuata troppo spesso in ritardo, anche uno o due anni dopo la comparsa dei primi sintomi. Ma le terapie efficaci esistono e nell’ultimo anno il panorama terapeutico si è ulteriormente arricchito con una nuova classe di farmaci.

Puntare alla remissione per migliorare la qualità di vita

Anche per l’artrite reumatoide, la diagnosi precoce è fondamentale. Poter individuare questa e altre patologie reumatologiche agli esordi significa poter iniziare tempestivamente le cure. È fondamentale agire prima che possano provocarsi danni irreversibili che portino alla progressiva perdita di funzioni fondamentali , fino alll’invalidità dei malati. Oggi esistono diverse terapie farmacologiche efficaci, che possono migliorare molto la vita dei pazienti. L’obiettivo in genere è raggiungere uno stato di remissione clinica o almeno di bassa attività di malattia, in modo da ritardare o arrestare la progressione del danno osseo ed evitare la disabilità.

Farmaci innovativi contro l’artrite reumatoide

È fondamentale che la strategia terapeutica venga istituita con estrema tempestività. I farmaci biotecnologici e innovativi devono però essere prescritti in strutture sanitarie adeguate e da personale specializzato. Così è possibile garantire a un numero sempre crescente di persone colpite da artrite reumatoide una buona qualità di vita. Inoltre, si possono ridurre le sempre crescenti spese sanitarie e sociali che un intervento terapeutico precoce è in grado di contenere.

Come diagnosticare la malattia

Di solito è il medico di medicina generale il professionista che svolge il delicato compito di diagnosticare all’esordio la malattia. Il suo ruolo può essere fondamentale per identificare i primissimi sintomi delle patologie, segnalare una ricomparsa della patologia oppure identificare effetti avversi legati alle terapie.

Per la maggior parte dei pazienti non esiste un test specifico che confermi la diagnosi di artrite reumatoide. La radiografia può essere molto utile, ma non evidenzia alcuna anomalia nelle prime fasi della malattia. Sempre più rilevante appare, invece, l’uso dell’ecografia articolare, perché è più sensibile rispetto alla radiografia tradizionale nel documentare l’intensità dell’infiammazione articolare.

Terapie mirate per non arrivare all’invalidità

Avere diagnosi precoci e prescrivere le cure più mirate nel singolo caso consente di ottenere i maggiori benefici possibili, evitando sprechi e ritardi costosi per il paziente e pure per il sistema sanitario. Per favorire il più possibile la ricerca medico-scientifica e diffondere la consapevolezza della diagnosi precoce dell’artrite reumatoide è fondamentale diffondere maggiori informazioni all’intera popolazione, dal momento che le malattie reumatologiche interessano sempre più cittadini.

Fonte: corriere.it

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