Infarto: un test del sangue può prevederlo

Prevedere l’infarto

Avere un infarto significa avere poco tempo a disposizione per ottenere le cure utili a salvarsi la vita: ecco perché la possibilità di prevedere un attacco di cuore risulta tanto entusiasmante per i medici, ma anche per i pazienti. I ricercatori delle Universities of Edinburgh and Glasgow hanno scoperto che lo stesso test che ad oggi diagnostica la presenza di un danno cardiaco può essere sfruttato anche per prevedere il rischio infarti.

Il test della troponina

Attualmente per capire se un paziente abbia avuto un attacco cardiaco viene effettuato il test della troponina, una proteina delle fibre muscolari del cuore che viene rilasciata nel sangue in presenza di un danno cardiaco. Secondo i ricercatori, questo metodo diagnostico è in grado di identificare anche le persone che beneficeranno maggiormente delle statine, farmaci che inibiscono la sintesi del colesterolo. Queste sostanze vengono utilizzate anche per ridurre il rischio di infarti e potrebbero aiutare a monitorare la risposta del paziente ai trattamenti. Il test della troponina sarebbe addirittura più efficiente della misurazione della pressione del sangue e del colesterolo per determinare il rischio cardiaco.

La ricerca

Per giungere a queste conclusioni, gli scienziati hanno studiato 3.000 uomini che non avevano mai avuto problemi cardiaci e ne hanno analizzato il livello di troponina nel sangue. I dati raccolti hanno dimostrato che i soggetti in cui il livello di questa proteina scendeva rischiavano cinque volte meno di avere un infarto o di morire per problemi legati al cuore rispetto a coloro in cui invece la troponina aumentava.

Ma non è tutto

I ricercatori hanno scoperto che l’assunzione di statine diminuiva il livello di troponina permettendo una riduzione maggiore del rischio infarti. Quindi, in futuro potrebbe bastare un semplice esame del sangue per determinare il proprio rischio cardiaco. Al momento, però, sono necessari ulteriori studi e per le persone che presentano uno o più fattori di rischio (fumo, diabete, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, obesità) è necessario eseguire periodicamente un check-up del cuore.

Fonte: scienze.fanpage.it

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