In cosa consiste
È una metodica non invasiva che permette di valutare in maniera accurata la colecisti, la via biliare e il dotto pancreatico.
Per eseguire la Risonanza Magnetica il paziente viene posizionato supino sul lettino della risonanza con il capo adagiato in un apposito supporto. Per ottenere immagini di qualità, è necessario che resti immobile per tutta la durata dell’esame.
L’esame dura dai 20 ai 40 minuti, a seconda che venga usato o meno il mezzo di contrasto.
Preparazione all’esame
La preparazione del paziente prevede la rimozione di tutti gli oggetti metallici (collane, anelli, orecchini, piercing) e delle protesi dentarie (quando possibile).
L’esame si esegue con e senza la somministrazione di un Mezzo di Contrasto (MDC).
Il mezzo di contrasto utilizzato nella Risonanza Magnetica è un liquido paramagnetico (gadolinio) che viene somministrato al paziente per via endovenosa.
Nel caso in cui l’esame venga eseguito con Mezzo di Contrasto (MDC), il paziente deve rimanere a digiuno da cibi solidi nelle sei ore precedenti. È consentita una normale idratazione con acqua naturale.
Inoltre sarà necessario sottoporsi a esami del sangue per verificare la funzionalità renale ed epatica e non devono esserci controindicazioni di tipo allergico.
Tutte le informazioni specifiche vengono fornite al momento della prenotazione.
È sempre consigliabile portare con sé gli esiti di eventuali esami già eseguiti.
Controindicazioni
I portatori di pacemaker cardiaco o di neurostimolatori non possono sottoporsi a Risonanza Magnetica, perché i campi magnetici prodotti dall’apparecchiatura potrebbero alterare il loro funzionamento.
L’esame è controindicato anche per chi, a seguito di incidenti o di interventi chirurgici, ha nel corpo strutture metalliche di vario tipo, specialmente se in prossimità di organi vitali, per evitare che i campi magnetici prodotti dalla macchina possano provocare il loro spostamento o il loro surriscaldamento.
Tipicamente si tratta di protesi, chiodi e viti applicate in ortopedia, ma esistono anche altri dispositivi in uso in altri rami della chirurgia, per esempio in interventi di angioplastica su arterie e vene.
I mezzi di contrasto paramagnetici sono tollerati meglio rispetto ai mezzi di contrasto iodati e poco frequenti appaiono anche gli effetti collaterali.
Via Taverna Rossa, 169 – Edificio B – 1° piano
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