La vitamina B12 (o cobalamina) è una vitamina che il nostro organismo non è in grado di produrre. Si trova comunemente in una varietà di alimenti come pesce, crostacei, carne e prodotti caseari.
Questa sostanza aiuta a mantenere sane le cellule nervose e i globuli rossi ed è necessaria anche per sintetizzare il DNA, il materiale genetico presente in tutte le cellule.
Una volta rilasciata, durante la digestione, si combina con una sostanza (fattore intrinseco) che favorisce il suo assorbimento nel flusso sanguigno.
Le quantità consigliate
Le linee guida suggeriscono quantità comprese tra 1 e 2 mcg/die come valore medio di fabbisogno per l’adulto normale.
Questo fabbisogno, aumenta di almeno il 50%, nel periodo della gravidanza in quanto, oltre al fabbisogno per la madre, c’è quello per il sostenimento della formazione dei globuli rossi del feto in accrescimento, e durante l’allattamento, poiché è attraverso il latte che il neonato assume il suo fabbisogno giornaliero di vitamina B12.
Non esistono studi specifici che abbiano analizzato i valori raccomandati per i bambini, e perciò le indicazioni sono basate su quelli degli adulti e proporzionate al dispendio energetico (da 0.4 mcg al giorno per i neonati fono a 6 mesi, fino a 1.8 mcg nei soggetti di 9-13 anni).
Dove si trova la vitamina B12
Come la maggior parte delle altre vitamine, la cobalamina non può essere direttamente sintetizzata dall’organismo e deve pertanto essere assunta con la dieta.
La vitamina B12 si trova comunemente in una varietà di alimenti come pesce, crostacei, carne e prodotti caseari. Gli alimenti vegetali, invece, non ne contengono.
A cosa serve la vitamina B12
Emopoiesi: partecipa al processo di sintesi dei globuli rossi da parte del midollo osseo. La sua azione si esercita assieme all’acido folico (vitamina B9).
Protegge il sistema circolatorio: agisce sul metabolismo dell’omocisteina che va tenuta nell’organismo entro certi livelli, poiché il suo eccesso può determinare un aumento del rischio cardiovascolare.
Protegge il sistema nervoso: risulta anche necessaria al metabolismo del sistema nervoso centrale ed è utile per la salute del cervello contro la demenza senile.
Potenzia il sistema immunitario: ha un effetto di potenziamento sul sistema immunitario, in particolare sui globuli bianchi natural killer, cellule del sistema immunitario molto efficaci nella distruzione di batteri, virus e cellule tumorali.
Sviluppa i muscoli: aumenta la produzione di globuli rossi che contribuiscono alla crescita muscolare fornendo una maggiore quantità di ossigeno e nutrienti.
Benefici a cute e capelli: ha un effetto rigenerante delle cellule che formano il cuoio capelluto e le unghie.
Da cosa dipende una carenza
Il deficit nutrizionale di questa sostanza è estremamente raro e gli anziani sono i soggetti più a rischio. La carenza di vitamina B12 può essere correlata ad una dieta vegetariana, alla celiachia o a un deficit di assorbimento a livello gastrico.
Cosa succede se manca la vitamina B12
Poiché la vitamina B12 è essenziale per la sintesi dei globuli rossi, una sua carenza si manifesta con l’anemia, cioè con una riduzione del numero di globuli rossi maturi in circolo. I sintomi con cui si manifesta l’anemia sono debolezza, ipotensione, cioè pressione sanguigna bassa, e pallore.
Altri sintomi che si manifestano nell’organismo in conseguenza di una carenza di vitamina B12 riguardano il sistema nervoso centrale, come debolezza a livello di braccia e gambe, difficoltà a parlare e a camminare e spasmi.
Come si misura la vitamina B12
Per verificare la quantità di vitamina B12 viene prescritto un esame del sangue, ovvero il dosaggio plasmatico della vitamina. Gli esami di approfondimento comprendono il dosaggio di folati, l’omocisteina e lo studio del metabolismo marziale per verificare l’assenza di altri stati carenziali.
Quando è necessaria l’integrazione di vitamina B12
L’integrazione di vitamina B12 è consigliata in quei casi in cui vi è un aumentato fabbisogno e in cui la dieta non riesce a coprire il fabbisogno normale, ad esempio durante la gravidanza e l’allattamento.
Chi adotta un regime alimentare vegetariano deve prestare particolare attenzione, in modo da assumerne la quantità necessaria. In ogni caso, non è consigliabile fare un’integrazione in assenza di uno stato carenziale e senza la supervisione del medico.
Fonte: corriere.it
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