Esami del sangue e tumore: piastrine e MCV

Diagnosi precoce significa avere maggiori probabilità di guarigione o di successo delle cure. Per questo gli esperti della Società Italiana di Ematologia (Sie) invitano a non trascurare la conta delle piastrine, che potrebbe essere indizio della presenza di un tumore. Ma anche di molte altre patologie, meno gravi, perché spesso questi valori si alterano quando nell’organismo qualcosa non funziona. «Senza allarmarsi troppo e senza indugiare a lungo, quando determinati valori risultano anomali è importante parlare con il proprio medico, che stabilirà se sono necessari approfondimenti o una visita con lo specialista» spiega Fabrizio Pane, presidente Sie.

Piastrine: i valori normali

Le piastrine servono a regolare, insieme ad altri meccanismi, la coagulazione del sangue. La conta piastrinica è il numero di piastrine in migliaia per microlitro di sangue. I valori normali sono compresi tra 150.000 e 400.000 per mm3

Piastrine basse

Un abbassamento delle piastrine può dipendere da molte cause. «Se la riduzione è isolata (senza alterazioni del globuli bianchi e dell’emoglobina) è per lo più di natura autoimmune, ovvero secondaria a distruzione delle piastrine da parte di anticorpi prodotti, per cause quasi sempre difficili da chiarire, dal proprio organismo – chiarisce Pizzolo -. Valori molto ridotti (inferiori a 30-50.000 per mm3) in presenza di alterazioni dei globuli bianchi e di anemia sono sospette per un cattivo funzionamento del midollo osseo, in particolare per una leucemia acuta».

Piastrine alte

«Valori di piastrine non molto aumentati (attorno alle 500.000 per microlitro cubo) possono riscontrarsi in diverse situazioni come stati infiammatori e anemia da carenza di ferro – prosegue Pane -. Mentre se l’aumento è notevole (fino a oltre un milione per microlitro cubo) sono da riferire a una malattia proliferativa del midollo osseo, per lo più una trombocitemia essenziale, altra rara forma di tumore ematologico».

Il volume corpuscolare medio o MCV

Oltre alle conta delle cellule del sangue, l’emocromo fornisce altre utili informazioni. «Tra queste, in particolare, quelle sull’MCV (volume corpuscolare medio) dei globuli rossi – conclude Pizzolo -, che ci dice se i globuli rossi sono più grandi (macrocitosi) o più piccoli (microcitosi) rispetto ai valori normali. Un’anemia macrocitica (MCV superiore a 95 femtolitri) può dipendere da molte cause come scarsa introduzione (cattive abitudini alimentari) o scarso assorbimento (esempio da alcolismo) di folati e vitamina B12, oppure una malattia del midollo osseo chiamata mielodisplasia. L’anemia microcitica (MCV inferiore a 80) è tipica della carenza di ferro (da scarso assorbimento, da perdite mestruali o da altre perdite dal tubo digestivo dovute a varie cause tra le quali i tumori intestinali) ma anche di forme congenite come la talassemia, anche nella sua versione asintomatica».

Fonte: corriere.it

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