I noduli alla tiroide sono una diagnosi che spaventa la maggior parte dei pazienti che si sottopone ad una ecografia tiroidea. Gli studi rivelano che nel 95% dei casi questi noduli sono di origine benigna, con un rischio molto basso di evoluzione neoplastica.
Come si formano i noduli alla tiroide?
I noduli tiroidei sono formazioni solide o piene di liquido che si formano all’interno della ghiandola tiroidea. Le motivazioni che portano alla loro formazione sono legate a molte cause, tra cui una possibile carenza di iodio nella dieta, la presenza di un adenoma tiroideo, una tiroidite o un tumore.
Quali sono i sintomi dei noduli alla tiroide?
Generalmente non ci si accorge della presenza di noduli alla tiroide perché si tratta di strutture piccole, a meno che non aumentino di dimensioni al punto da creare fastidio durante la respirazione e la deglutizione.
Dal momento che i noduli tiroidei possono indurre alla formazione di ormoni, i sintomi più comuni sono quelli associati ad un ipertiroidismo, come:
- perdita di peso
- nervosismo
- disturbi del sonno
- battito cardiaco rapido
- intolleranza al calore.
Diagnosi dei noduli alla tiroide
La presenza di noduli della tiroide viene generalmente scoperta con la palpazione o durante una ecografia tiroidea, a cui vengono sottoposti periodicamente i pazienti con ipo- e iper-tiroidismo. In alcuni casi, possono essere diagnosticati durante altre indagini non tiroidee, come il doppler TSA.
Dopo l’ecografia tiroidea, fondamentale per formulare la diagnosi e valutare le dimensioni e la struttura del nodulo, vengono effettuate:
- analisi di laboratorio per valutare i livelli degli ormoni prodotti dalla tiroide (T3 e T4) e il dosaggio del TSH, l’ormone che la regola.
- scintigrafia tiroidea: se il TSH è inferiore ai limiti della norma, si ricorre a questo esame per distinguere i noduli caldi, che sono quasi sempre benigni, da quelli freddi (che non producono ormoni, ma possono avere un carattere maligno).
- agoaspirato eco-guidato: se la scintigrafia rivela la presenza di noduli freddi bisogna procedere con un analisi citologica per distinguere la loro natura.
Gli ultimi studi rivelano che la crescita del nodulo non è indice della sua malignità, dunque risulta importante per il paziente seguire un percorso di sorveglianza attiva con un check-up periodico della tiroide.
Dopo aver analizzato i referti, lo specialista può valutare quale terapia somministrare, se necessaria.
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