Una corsa a perdifiato per sfuggire a un pericolo, la caduta dall’alto di un palazzo, un incidente d’auto, un’aggressione… Ed ecco che vi svegliate di soprassalto nel bel mezzo della notte, sudati, il respiro affannoso e il cuore in gola. Gli incubi sono sogni inquietanti che si verificano con maggiore frequenza durante la fase Rem (Rapid eyes movements) del sonno, tipica soprattutto delle prime ore del mattino. Più ricorrenti tra i bambini, i brutti sogni si manifestano nel 2-8% degli adulti, impedendo un sonno ristoratore. Non è escluso che si ripetano più volte durante la notte, anche con lo stesso tema. Possono essere spontanei, ma anche causati da alcune cattive abitudini, da farmaci o da patologie.
Ecco quali sono i fattori che possono influire sul «lavoro» notturno del nostro cervello secondo l’American Sleep Association, lo studio “The reinterpretation of dreams” del neuroscienziato finlandese Antti Revonsuo e il libro “Trauma and dreams” di Deirdre Barrett.
Cena abbondante
Piatti speziati o una cena di quattro portate hanno l’effetto di attivare il metabolismo, aumentare la temperatura corporea e stimolare l’attività cerebrale, causando sogni irrequieti. Per riposare meglio ed evitare incubi, gli esperti consigliano di diminuire l’apporto di caffeina a partire da metà pomeriggio e di andare a dormire dopo almeno un paio d’ore dalla fine del pasto. Se capita di essere affamati in tarda serata, meglio non abbuffarsi: si può optare per una banana o per un bicchiere di latte, che contengono triptofano, un amminoacido essenziale che concilia il sonno.
Film horror o libri thriller
«L’ultima cosa che fate prima di andare a dormire conta. La musica che state ascoltando, il libro che state leggendo, la serie tv che state guardando o anche la conversazione che state facendo: tutte queste cose probabilmente influenzeranno i vostri sogni», afferma Deirdre Barrett, docente di Psicologia clinica all’Harvard Medical School di Boston. Ecco perché se prima di coricarvi avete guardato un film horror o letto un racconto thriller ad alto tasso di suspence, è probabile che la notte stessa avrete un incubo. Il consiglio? Non spegnete subito la luce dopo la visione o la lettura, ma cercate di distrarvi con pensieri positivi e bei ricordi in modo da “confondere” il cervello.
Poco sonno
La privazione di sonno influenza l’attività onirica e può contribuire alla comparsa di incubi. Quando si è dormito poco, c’è infatti la probabilità che la notte seguente le fasi Rem vengano prolungate (è il cosiddetto “rimbalzo Rem”), portando con sé sogni più vividi e intensi. Per evitare ciò, il suggerimento è mantenere un ritmo sonno-veglia il più possibile regolare, dormendo 6-8 ore per notte.
Troppo stress
Straordinari in ufficio, bambini che fanno i capricci, casa da riordinare, bollette da pagare. La tensione e l’ansia accumulate durante il giorno possono avere ripercussioni anche sui sogni. «L’attività onirica trae spunto dalle preoccupazioni quotidiane», conferma Antti Revonsuo, docente di Scienze cognitive all’Università di Skoevde, in Svezia. Secondo le più recenti ricerche, però, non tutto il male vien per nuocere: gli incubi avrebbero, infatti, la funzione di riprodurre gli scenari difficili che potrebbero capitare nella vita per allenarci a reagire di fronte alle criticità, trovando più velocemente una soluzione.
Alcune malattie
A volte i brutti sogni possono essere la spia di una patologia. Accade, per esempio, nel caso di epilessia, broncopneumopatia cronica ostruttiva, apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo. Ma anche di alcuni disturbi psichiatrici, come ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress, attacchi di panico.
Alcuni farmaci influiscono sui sogni
Gli incubi possono anche essere un effetto indesiderato di alcune medicine. Secondo l’American Sleep Association, i farmaci noti per causare sogni sgradevoli sono quelli che alterano i livelli di neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale, come antidepressivi, antiipertensivi ad azione centrale, antiparkinsoniani. Anche l’improvvisa sospensione di alcuni medicinali può scatenare sogni terrificanti. Se, in seguito all’assunzione di un farmaco, si nota un sonno più agitato del solito e popolato da incubi, è consigliabile bussare alla porta del medico, che valuterà un eventuale cambiamento di terapia.
Fonte: corriere.it
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