Come sopravvivere al caldo

Il caldo può abbattere fisicamente e psicologicamente. Ma anche con la stanza da letto senza aria condizionata, è possibile adottare qualche accorgimento per non subire troppo lo choc termico: dagli uffici e locali «surgelati» al cuscino zuppo di casa.

Dormire in basso (anche per terra)

Provare a dormire il più in basso possibile è una buona opzione. L’aria calda, infatti, tende a salire. E chi soffre per le gambe gonfie può metterle su un cuscino per favorire la circolazione. Una possibile soluzione è il futon, il tipico letto giapponese, ma nulla vieta anche il pavimento, se la schiena e le ossa lo “sopportano”.

Gioco di luci

Nei Paesi del Mediterraneo, dove il caldo torrido è la norma in estate, uno dei modi per rinfrescare una stanza senza dover ricorrere al condizionatore è quello di chiudere tutte le tende durante la giornata, così da impedire al calore di entrare. Un altro segreto è quello di aprire le finestre nella parte ombreggiata della casa e di chiudere quelle al sole.

Rinfrescare la casa

Qualche altro accorgimento in mancanza di condizionatore: chiudete le persiane, i vetri, le tende di giorno; apritele di notte. Bene tirare giù anche le tapparelle durante il giorno perché i nuovi modelli sono fatti con materiali che creano isolamento termico. È meglio tenere anche le porte chiuse tra una stanza e l’altra della casa per mantenere all’interno l’aria fresca. Apritele invece prima di andare a dormire per fare entrare il venticello serale.

Preferire lenzuola di cotone

Meglio rimandare l’impiego di lenzuola in raso, seta o poliestere a quando farà più freddo e preferire piuttosto della biancheria da letto in cotone 100%, perché questo materiale consente una maggior circolazione dell’aria, riduce le possibili irritazioni cutanee e assorbe il sudore più facilmente di raso o poliestere. E se il caldo fosse davvero insopportabile, si possono mettere le lenzuola nel freezer 30 minuti prima di andare a letto.

Ghiaccio davanti al ventilatore

Il ventilatore non raffredda effettivamente l’aria, ma si limita a soffiarla sulla pelle, aiutando il sudore a evaporare e abbassando la temperatura corporea. Se però si piazza del ghiaccio davanti al ventilatore stesso, l’aria verrà soffiata sul ghiaccio, raffreddando l’ambiente e dando un rapido e immediato refrigerio.
Non tutti lo sanno ma il ventilatore a soffitto va regolato stagionalmente. In estate le pale devono girare in senso antiorario per direzionare l’aria verso il basso e creare una brezza fresca.

Bagnare i polsi

Quando fa caldo, una doccia fredda è senz’altro un ottimo rimedio, ma anche bagnarsi i polsi o altri punti di pulsazione arteriosa con dell’acqua fredda può essere altrettanto efficace. In queste aree i vasi sanguigni arteriosi sono più vicini alla superficie cutanea, quindi raffreddandoli, si raffredderà anche il flusso sanguigno, abbassando così la temperatura del corpo.

I piedi freschi

Mani e piedi freschi: le estremità corporee aiutano a regolare la temperatura. Per “raffreddarsi” prima di dormire, quindi un pediluvio può aiutare e anche una doccia tiepida: l’effetto rinfrescante sarà più duraturo.

Stare al buio

In estate c’è luce fino a tarda ora, di conseguenza se si va a letto presto si rischia di faticare ad addormentarsi proprio a causa del chiarore esterno. Ecco perché può essere utile tenere la stanza da letto il più possibile al buio o mettere una mascherina sugli occhi, in modo da favorire la produzione di melatonina.

Scollegarsi (dalla tecnologia)

Gli apparecchi elettronici emanano calore anche da spenti, senza contare i danni (accertati) che fanno al sonno, visto che la luce blu disturba il normale ciclo circadiano, con conseguenze nefaste sulla qualità del riposo. Ecco perché è sempre consigliabile scollegare i dispositivi dalla presa di corrente quando si va a dormire e se durante il giorno si lavora per lunghe ore al computer è bene smettere di usare smartphone, tv o iPad almeno mezzora prima di coricarsi.

Bere tanta acqua

Con l’arrivo dell’estate le esigenze dell’organismo cambiano decisamente: il fabbisogno di calorie si riduce perché non si deve più contrastare il freddo ma si rende necessaria una maggior quantità di sali minerali e acqua, che sono continuamente persi con la sudorazione. E per questo c’è un unico vero rimedio: l’acqua. Non contiene calorie inutili e se ne devono assumere almeno due litri al giorno per assicurare il giusto sostegno all’organismo.

Sgranocchiare frutta e verdura

A volte, quando fa davvero caldo, non si ha voglia di mangiare nulla, ma per non avere un crollo di energie è importante tenere a portata di mano alimenti ricchi di sostanze nutritive e acqua, da sgranocchiare di tanto in tanto, come per esempio anguria, sedano, arance e peperoni verdi.

Un po’ di sale in più

Per evitare cali di pressione, per chi ne soffre, può essere il momento per aggiungere un po’ di sale alle pietanze. Se non si stanno prendendo farmaci per l’ipotensione, un pizzico di sale in più può andar bene.

Il colpo di calore: come riconoscerlo

È un’evenienza seria: un’improvvisa perdita di coscienza per un calo di pressione dovuto al ristagno di sangue nelle zone periferiche con diminuzione dell’apporto di sangue al cervello. I segnali sono spesso vaghi: possono esserci crampi, debolezza, vertigini, cefalea, nausea e, a volte, vomito. La cute è calda, arrossata, secca per l’assenza di sudorazione, il battito cardiaco è accelerato. Possono esserci mal di testa pulsante, vertigini, confusione. Nella fase successiva, la pelle diventa grigiastra per la diminuzione del volume di sangue circolante ed è possibile anche che subentrino convulsioni e stato di shock. Bisogna subito chiamare i soccorsi.

Fonte: corriere.it

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