Più magnesio per la salute delle ossa

Come molti sanno la vitamina D è importante per restare in salute. Considerata un ormone più che una vitamina, è essenziale non solo per un buon metabolismo minerale, ma anche per modulare il sistema immunitario con effetti potenzialmente utili per prevenire malattie di vario genere: dai problemi cardiovascolari ai tumori. Perché la vitamina D funzioni davvero bene, però, serve una buona quantità di magnesio in circolo: lo ha dimostrato una revisione degli studi in materia pubblicata di recente sul The Journal of the American Osteopathic Association, secondo cui in caso di carenza di magnesio la vitamina D non può essere metabolizzata.

Ripercussioni soprattutto per chi assume integratori di vitamina D

Se il magnesio non è sufficiente, un integratore è inutile o può essere perfino controproducente, perché anche prendere grandi quantità di vitamina D può non bastare a raggiungerne i giusti valori. In contemporanea sale invece il calcio, che può depositarsi nelle arterie con effetti deleteri per la salute cardiovascolare. Tutto ciò accade perché il magnesio è un fondamentale nel metabolismo della vitamina D e del calcio. Quando c’è poco magnesio, pure vitamina D e calcio diminuiscono, ma se si cerca di correre ai ripari aggiungendo la vitamina dall’esterno questa non può essere usata correttamente. Il calcio, in compenso, rischia di salire troppo. Così perché tutto funzioni è indispensabile assicurarsi che l’introito di magnesio sia adeguato.

I rischi della carenza di magnesio 

Uno studio pubblicato sull’European Journal of Epidemiology, ha dimostrato che un deficit di questo minerale raddoppia il rischio di fratture. Il 50-70% dei circa 20-28 grammi di magnesio che abbiamo in corpo si trova infatti proprio nelle ossa: se vogliamo uno scheletro forte, quindi, non basta scongiurare deficit di calcio e vitamina D ma serve introdurre magnesio a sufficienza. Trattandosi di un minerale essenziale coinvolto in numerose altre funzioni (dall’attività cerebrale a quella muscolare, dalla regolazione del metabolismo dei grassi a quella della pressione) quando ce n’è poco in circolo viene “eroso” proprio dalle ossa. Il fabbisogno giornaliero è pari a 250-350 milligrammi al giorno per gli adulti e gli anziani, 450 milligrammi per le donne in gravidanza e allattamento; le necessità aumentano nei bambini e negli sportivi.

Se il magnesio non è abbastanza

Una carenza è relativamente poco comune, visto che sono tanti i cibi ricchi di magnesio, ma alcuni studi indicano una prevalenza di deficit nella popolazione fra il 2,5 e il 15 %. Accorgersi di questa carenza non è facile, perché i sintomi sono poco specifici e comprendono stanchezza, irritabilità, affaticamento muscolare e crampi. Sono più a rischio le persone che seguono un’alimentazione scorretta, ricca di cibi industriali, cereali raffinati, grassi, zuccheri e fosfati. La probabilità di una carenza è più alta anche in chi ha malattie che alterano l’assorbimento intestinale di magnesio o si cura con farmaci che possono comprometterlo, come diuretici o alcuni antibiotici. Per scongiurare il deficit basta quasi sempre un’alimentazione varia e sana: sono ricchi di magnesio, tutti i vegetali verdi, i cereali integrali, i legumi, la frutta secca a guscio e anche l’acqua minerale e e il cioccolato fondente perché il cacao ne contiene buone quantità.

Fonte: corriere.it

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