Meteoropatia: il buonumore si ricarica con energia solare!

Le ore di luce influiscono sulla nostra mente più di quanto facciano pioggia, smog e temperature.

Ci consideriamo un po’ tutti meteoropatici, ma quali sono davvero gli aspetti del clima stagionale che ci condizionano l’umore?
Se lo sono chiesto i ricercatori della Brigham Young University, negli Stati Uniti, arrivando ad una conclusione un po’ inaspettata:
non bastano pioggia, temperature roventi o cieli grigi per buttarci giù. Il nostro stato emotivo è essenzialmente condizionato dalle ore di luce: se sappiamo sfruttarle al meglio, possiamo fare il pieno di buonumore per resistere anche al meteo avverso.

Lo studio, pubblicato su Journal of Affective Disorders, è nato un po’ per caso durante una chiacchierata sull’autobus fra due ricercatori dell’ateneo, il fisico Lawrence Rees e lo psicologo Mark Beecher: incuriositi dai soliti luoghi comuni sugli effetti del meteo sull’umore delle persone, hanno provato a verificarli dati alla mano, incrociando le condizioni meteo con quelli dei pazienti in cura presso gli sportelli di sostegno psicologico della città di Provo, nello Utah. Da qui, la sorpresa.

«Le persone normalmente pensano di essere più sofferenti nelle giornate piovose o caratterizzate da alti livelli di smog, ma i nostri dati non lo confermano», spiega Beecher. «Abbiamo valutato la radiazione solare che colpisce il terreno. Abbiamo provato a tener conto dei giorni nuvolosi, piovosi, dell’inquinamento… ma tutto è stato spazzato via. L’unica cosa che si è dimostrata realmente significativa è il tempo di luce dall’alba al tramonto». Per questo motivo, spiegano i ricercatori, bisognerebbe mettere in atto delle misure preventive, studiate appositamente caso per caso, per arginare gli effetti psicologici delle ridotte ore di luce dei mesi invernali.

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