Igiene e pulizia, una lotta impari

Sappiamo quanto sia difficile mantenere la casa ragionevolmente pulita. Il lavoro, gli impegni, i bambini… il tempo non sembra mai sufficiente. Ma non è solo una questione di estetica, è soprattutto una questione di salute.

Lavarsi le mani dopo aver usato il bagno è una norma igienica fondamentale, ma in realtà ci sono anche altre superfici con cui si entra quotidianamente in contatto che sono un ricettacolo di germi e avrebbero perciò bisogno di una regolare pulita.

Cominciamo dal bagno: lo puliamo tutti i giorni, specialmente il water e il lavandino, ma… quante volte ci ricordiamo del portaspazzolino? È l’habitat ideale di funghi, muffe e batteri come lo stafilococco. Lo stafilococco è un tipo di germe che si trova comunemente sulla pelle o nel naso anche in individui sani. Poiché i batteri stafilococco sono resistenti, possono vivere abbastanza a lungo su oggetti inanimati come federe o asciugamani e quindi contagiare la persona che entra in contatto con questi oggetti. La maggior parte del tempo, questi batteri non causano problemi o provocano infezioni cutanee relativamente minori, ma possono diventare gravi se i batteri entrano più in profondità nel vostro corpo, entrano nel flusso sanguigno, nelle articolazioni,  nelle ossa, nei polmoni o nel cuore.Per non correre rischi (e tenere i germi sotto controllo) meglio lavare il portaspazzolino almeno due volte a settimana con acqua calda e sapone. E naturalmente non scambiarsi gli asciugamani. Anche il tappetino del bagno, lasciato spesso bagnato sul pavimento dopo l’uso, può diventare terreno fertile per muffa e batteri. Per farlo asciugare completamente si può appenderlo all’asta della doccia dopo ogni utilizzo.

Per lo stesso motivo è importante pulire regolarmente il frigorifero, eliminando i prodotti scaduti (e spesso pure ammuffiti). Dopo la data indicata sulle confezioni, infatti, si verificano alterazioni chimiche e microbiologiche che modificano le caratteristiche nutrizionali e organolettiche del prodotto, e che a volte sono anche pericolose per la salute. Un po’ di margine, tuttavia, può esserci, ma non per tutti gli alimenti e, soprattutto, soltanto se i cibi sono conservati in condizioni ottimali.
Ma quante volte abbiamo pulito la guarnizione della porta del frigo? La guarnizione al suo interno può trattenere muffa e batteri che si trasferiscono poi sugli alimenti ogni volta che si apre il frigo. Il modo più giusto per tenerla pulita è spruzzare una soluzione di aceto e acqua una volta a settimana, lasciarla agire per 5 minuti e quindi passare un panno pulito, mentre per raggiungere le pieghe all’interno della guarnizione ci si può aiutare con un vecchio spazzolino da denti e un batuffolo di cotone imbevuto di soluzione. Bisogna però asciugare bene la guarnizione, perché le eventuali parti umide sono l’ideale per la muffa. Tenete presente che non solo la muffa è pericolosa ma anche le sue tossine. La muffa, se inalata inconsapevolmente per lunghi periodi di tempo, comporta diversi rischi, in particolare a livello respiratorio, come asma, allergie, raffreddori, mal di testa fino ad arrivare a gravi casi di polmoniti croniche.

Ci credereste che il lavandino della cucina ha più batteri di un wc? Nel lavandino si fa di tutto, dal lavare il pollo crudo a impilarci i piatti sporchi, e dalla griglia dello scarico passano rifiuti di ogni genere. Abbiamo un bel lavare e strofinare, ma il tappo? Il tappo di gomma può essere talmente poco pulito da contaminare tutto quello con cui entra in contatto. Non sono sufficienti acqua e sapone per garantire una corretta igiene, ci vogliono le maniere forti: immergetelo nella candeggina e poi risciacquare abbondantemente. La candeggina,  l’ipoclorito di sodio, è uno sporicida, un fungicida e un virucida e e può essere utilizzato come sbiancante e disinfettante.

Bisognerebbe fare come i giapponesi e levarsi le scarpe quando si entra in casa. Anche se le scarpe sembrano pulite, ogni volta che si entra e si passano sullo zerbino, quest’ultimo si riempie di polvere, germi e sporcizia. Pulitelo con l’aspirapolvere per eliminare tutte le più piccole particelle di sporco e poi cospargetelo di bicarbonato.

E che dire del telefonino? Messo sul fondo della borsa (che non è mai un posto pulito), toccato con le mani sporche, portato addirittura in bagno per non parlare di quando finisce per terra e viene poi appoggiato al viso: basta pensare a pochi minuti nella giornata di un telefonino per rendersi conto di quanto poco igienico sia. Infatti può ospitare spesso batteri quali stafilococco e salmonella. Ottimi motivi per tenerlo il più possibile pulito.

Poi restano bambini e animali, e per quelli non preoccupiamoci troppo. Un bel bagno, una bella strofinata e tanti salutari anticorpi.

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