I dolci fanno venire il diabete?

Non i dolci, ma i grassi saturi cioè i grassi animali come il burro, per esempio, contenuti in abbondanza in dessert e creme, sono ritenuti responsabili dell’insorgenza del diabete di tipo 2, una malattia caratterizzata da un eccesso di zuccheri (glucosio) nel sangue.

Troppi dolci però non fanno bene

L’eccesso di dolci, invece, così come ogni altro eccesso alimentare che comporti l’introduzione di un’elevata quantità di calorie giornaliere con particolare sbilanciamento verso gli acidi grassi saturi, porta con sé il rischio di obesità o grave sovrappeso che spesso è associato a varie patologie come l’insulino-resistenza e il diabete di tipo 2, ma anche l’ipertensione e le malattie cardiovascolari – spiega il dottor Cesare Berra, responsabile della Sezione Malattie Metaboliche di Humanitas. – A questo si deve aggiungere che alcune persone sono più suscettibili di altre a sviluppare il diabete, ma questo a prescindere dal consumo di dolci.

Uno stile di vita sano

La prevenzione del diabete passa quindi attraverso un’alimentazione equilibrata e sana che tenga conto di tutti i nutrienti. Questo tipo di dieta include anche gli zuccheri, intesi come carboidrati, preferibilmente a basso indice glicemico, come orzo, pasta integrale e farro. Ma è anche ricca di frutta, verdura e proteine, riducendo il contenuto di zuccheri semplici e di grassi saturi di cui per esempio abbondano i dolci. Oltre all’alimentazione anche l’attività fisica aerobica a intensità almeno moderata, praticata almeno 30 minuti al giorno, anche non tutti i giorni, è utile nella prevenzione e gestione del diabete.

Sempre sotto controllo

Per ben controllare il diabete è bene anche sottoporsi periodicamente ad alcuni esami strumentali o di laboratorio, che il diabetologo prescriverà, per una verifica più approfondita della condizione di salute generale e di alcuni organi in particolare. Si tratta di strumenti di diagnosi preziosissimi per valutare l’insorgenza o il decorso della malattia e tenere lontane le complicanze, individuando tempestivamente eventuali scompensi e mettendosi quindi in condizione di intervenire al più presto.

Fonte: humanitasalute.it

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