1000 diagnosi al giorno, ma si vive sempre di più

Più di mille diagnosi al giorno di tumore. Per la precisione 373 mila in tutto il 2018. Se lo scorso anno era il cancro del colon-retto il più diffuso, quest’anno al primo posto troviamo il tumore al seno. La buona notizia però è che si vive sempre di più: presi insieme tutti i tumori il 63% delle donne e il 54% degli uomini è vivo a 5 anni dalla diagnosi. È questa la fotografia che emerge dal volume «I numeri del cancro in Italia 2018» realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e presentato al Ministero della Salute.

Seno, il tumore più diffuso

Il tumore più frequente in Italia è diventato quello della mammella: nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51 mila nel 2017). Seguono il cancro del colon-retto (51.300, erano 53 mila nel 2017), che lo scorso anno era il più diagnosticato e del polmone (41.500, erano 41.800 nel 2017). Complessivamente, quest’anno nel nostro Paese sono stimati 373.300 nuovi casi di tumore (194.800 uomini e 178.500 donne), con un aumento, in termini assoluti, di 4300 diagnosi rispetto al 2017.

Attenzione all’interpretazione dei dati

Il fatto che il tumore al seno abbia scalzato quello del colon-retto è questione di diagnosi precoce. I programmi di screening consentono di individuare la malattia in stadio iniziale, quando le possibilità di guarigione sono più alte. L’ampliamento della popolazione target dello screening mammografico in alcune Regioni spiega l’aumento significativo dell’incidenza del carcinoma della mammella nelle 45-49enni. La diagnosi precoce comporta, però, anche un aumento del tasso di guarigione.

Diagnosi precoce e cure all’avanguardia aumentano la prospettiva di vita

Il dato positivo che emerge dal volume è relativo alla sopravvivenza. Quasi 3 milioni e quattrocentomila cittadini vivono dopo la scoperta della malattia (3.368.569, erano 2 milioni e 244 mila nel 2006), il 6% dell’intera popolazione. Un dato in costante aumento. «I tumori non solo sono curabili ma anche guaribili, grazie a terapie sempre più efficaci e alle campagne di prevenzione. Infatti, il 27% dei pazienti dopo la diagnosi torna ad avere (dopo un periodo di tempo diverso in base al tipo di tumore, al sesso, all’età di insorgenza) la stessa aspettativa di vita della popolazione generale.

Il contributo delle nuove terapie mirate

Il grande salto in avanti relativo alla sopravvivenza lo si deve principalmente all’avvento dei nuovi farmaci immunoterapici arrivati sul mercato a partire dal 2010. L’Italia ha infatti garantito la disponibilità a 31 di queste molecole innovative, collocandosi al quarto posto a livello mondiale dopo USA (41), Germania (38) e Regno Unito (37), e davanti a Francia (28), Canada (28), Giappone (24) e Spagna (23).

La prevenzione per le donne da Emicenter

Emicenter sostiene le donne con programmi di screening completi e propone percorsi clinico diagnostici individuali a tariffe agevolate sia in convenzione che in regime privato. I nostri programmi di salute e prevenzione sono studiati per rispondere alle esigenze di ogni donna. Emicenter ti aiuterà a elaborare un percorso diagnostico personalizzato alla tariffa più conveniente. Scopri di più.

Fonte: fondazioneveronesi.it

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